CAPITOLO IV. Gli sforzi di Clemente XI per proteggere la cristianità dai Turchi. -Le vittorie del principe Eugenio. - Gl’intrighi del cardinale Al-beroni ; la sua caduta e il trionfo della quadruplice alleanza. In mezzo alle più grandi angustie Clemente XI non aveva mai perduto d’occhio la gloriosa missione della Santa Sede, quale custode e palladio della cristianità e della sua civiltà contro il pericolo dell’IsIam.1 Dopo il grave periodo della guerra di successione spagnuola egli doveva avere il compito di ridare ancora una volta a tale missione vigore e vita. La Porta non si era potuta riavere per molto tempo dalle perdite inflittele dalla pace di Carlovitz (26 gennaio 1699). Al Corno d’Oro quello che più d’ogni altra cosa sembrava intollerabile era la posizione offensiva che allora Venezia aveva conquistata dall’istmo di Corinto fino alla Dalmazia. Ma, in seguito, l’inoperosità della repubblica di S. Marco durante la guerra di successione venne interpretata come debolezza e provocò all’attacco.2 Fin dalla primavera dell’anno 1714 si ebbe sentore di grandi armamenti dei turchi ; contro chi fossero diretti venne tenuto nascosto fino a che non furono compiuti. L’8 dicembre 1714 seguì la dichiarazione di guerra contro Venezia.3 Quando nel gennaio 1715 ne arrivò la notizia alla città delle lagune, la costernazione fu grande. In tutta fretta si fecero i pre- 1 Nella primavera 1701 Clemente XI cercò di promuovere un'alleanza contro 1 turchi fra l'imperatore e la Polonia (Quellen und Forschungen XI 358). Sull’aiuto concesso ai maltesi in difesa della loro isola nella primavera del 1708 cfr. 1 Brevi ln Clemetstis XI Opera, Epist. 494, 501, 535 e Pompiti XXII 123 ss. Venezia ricevette nel 1709 una prolungazione deUa decima, perchè fosse armata contro un attacco dei turchi (Opera, Epist. 005). Nel 1710 furon fatte esortazioni a Vienna (Pometti XXII 124 s.) e Venezia (Opera, Epist. 717). 2 Raumes IV 124. » Pometti XXII 111 s. ; Hammkb IV 124; Zixkeisex V 470 s.