372 Clemente XI. 1700-1721. Capitolo VII. garle da tutto quello che era superstizioso. La comparsa dei primi segni di maturità fisica presso le fanciulle non deve essere occasione di una festa di famiglia nè è lecito che le donne in certi periodi si astengano dai sacramenti e dall’entrare in chiesa, quasi fossero impure. Era uso di trasportare i paria malati a morte nella chiesa per ricevere gli ultimi sacramenti; Tournon ordinò ai missionari di visitarli, più che fosse possibile, nelle loro case. Egli proibisce ai musici cristiani di suonare in occasione di feste religiose pagane, pena la scomunica. Inoltre vengono proibiti gli usi, coll’osservanza dei quali Nobili voleva guadagnare il prestigio del penitente « Saniassi » ; i bagni, il segno della cenere sulla fronte e il portare certi legacci vengono proibiti. Inoltre dovranno Venir proibiti ai cristiani il possesso e la lettura di scritti pagani superstiziosi o immorali, sotto pena di scomunica. E, pena la scomunica, viene ordinata ai superiori dei gesuiti la pubblicazione di questo decreto e ai loro subalterni l’osservanza di esso, pena la sospensione. D’altre usanze superstiziose non s’intendono approvate pel solo fatto che esse non sono indicate esplicitamente nel decreto. I gesuiti osservarono del resto che molte delle cerimonie condannate non erano affatto in uso nelle loro chiese. Tournon rispose che egli non le proibiva perchè erano in uso, mai affinchè non lo fossero.1 Questo decreto venne comunicato al superiore dei gesuiti l’8 luglio, tre giorni appena prima della partenza di Tournon.: Essi caddero nella più grande costernazione, poiché l’immediata esecuzione di tutte queste disposizioni parve loro portasse il più grave impedimento all’ulteriore progresso della missione. Ma per rimostranze presso il legato rimanevano soltanto tre giorni, poiché Tournon voleva continuare subito il suo viaggio per la Cina. Essi ottennero però per l’esecuzione del decreto, benché soltanto per concessione verbale del patriarca, una dilazione di tre anni.3 Ma dei tre anni parve che l’arcivescovo di Goa, Agostino dell’Annunciazione, non volesse sapere. Egli proibì l’esecuzione delle disposizioni del Tournon, poiché, secondo lui, significavano la distruzione delle comunità cristiane. Voler egli riferirne alla Santa Sede, giacché egli era in dubbio circa i poteri del Tournon, il quale s’era rifiutato di mostrare la sua, procura.4 II 12 m&g- 1 « Non quod fiant, sed ne fiant ». Amann, loc. cit. 1724. 2 Collectanea 157. 3 Amann loc. cit. designa creme « assolutamente certa » la concessione vpr baie: «restriction verbale, mais qui est absolument certaine». Jan'N (413) por'1 di « presunte » dichiarazioni verbali del legato. * Jann 413,