Attacchi del seminario delle Missioni di Parigi. 471 lificatori della Congregazione romana erano favorevoli ai gesuiti, lo Charmot cercò di creare un contrappeso adoperandosi a ottenere mediante l’arcivescovo di Parigi Noailles una manifestazione della Sorbona precisamente su quei punti disputati, dei quali si trattava in Roma innanzi alla Congregazione. Infatti parecchi dottori condannarono nel modo più reciso l’8 maggio 1700 non meno di 29 proposizioni sui riti. Inoltre i direttori del Seminario denunziarono alla Sorbona due scritti dei gesuiti Le Comte e Le Gobien, e di nuovo si ebbe, dopo 30 sedute dei dottori, il 18 ottobre 1700 la condanna di 5 proposizioni di quei due scritti.1 Clemente XI pose fine alla polemica col suo divieto di scrivere sui riti, ma ancora due decenni dopo il Seminario2 fece pubblicare da! giansenista Villermeule una raccolta di documenti, * che rappresentano un astioso libello contro i gesuiti. Uno dei missionari domenicani cinesi, che dalla persecuzione era stato portato a Roma, scrisse totalmente nel senso del Mai-irrot.4 Anche per questo resocontista è chiarissimo, anche senza prove, che tutte le misure contrarie sono da ascrivere ai gesuiti,s ■-ibbene poi egli tomi ad elogiare lo spirito conciliativo dei suoi confratelli verso di loro. • Si curò di dare la maggior diffusione possibile a queste accuse pubblicando lo scritto in edizione spa-jmuola, italiana e francese. Ancora più dannosa fu per i gesuiti l’inimicizia di molti mis--¡onari e impiegati di Propaganda. Il primo segretario della Propaganda, Francesco Ingoli, in ufficio dal 1622 fino al 1649, aveva mostrato la più miope passionatezza contro di loro, fra l’altro, n<'ì suo contegno contro la grande inglese Mary Ward.1 II suo ^¡¡ cessore Urbano Cerri (1675-1679) redasse con materiale insufficiente una relazione sullo stato delle missioni, la cui aperta inimicizia contro l’Ordine fu rimunerata da parte non cattolica colla pubblicazione di una traduzione francese e una inglese ad Am-'terdam e in Inghilterra. * Antonio Arnauld può rilevare nei suoi 1 Itirncni nel bici, de théol. calh. II ‘-TÎ74 s. ; Somme*voo«x, Bibliothèque ■¡ KUS-mi. Le proposizioni condannate In Ferkt, Epoque moderne II 3i3-378, Dtrm. mt, d< Ifigline JV, Parigi 1726. 40Bs. 1 Ueusch, Index II 777. * Anecdote» mir l’itat de la religion dan* la Chine, 7 voli.. Parigi. Aux < 1*0* de la Société 1733-1742. 4 Kkaxçois Uonzvleh de St. Pikkbe, Relation de la nouvelle pcrtccut rm J'r ** Chine jutqu'à la mort du cardinal Tou mon, [s. 1.] 1714. * l'erijt loc. cl t. 51, 70, 286. • Ivi 75 ’Jo«. (iuHu in Btimmen drr Zeit CXIII (1927) 42. Cfr. la presente •PW» vol. XIII 614. . • IC Cornait; as, Oie Kongregation « de Propaganda Fide » und ihre Tatigkeit " ' ordamerita, Monaco 1928, 19 ss.