Difficoltà nell’ottenere il concorso dell’imperatore. 89 ammutinarono. Patrasso, Cerigo e Monembasia si arresero quasi senza resistenza e in tal modo in breve tempo andò perduto l’intiero Peloponneso.1 A Roma ciò era stato previsto fino dalla metà d’agosto2 ed era stato dato l’ordine di armare per proteggere le coste dello Stato pontificio.3 Dalla metà di settembre il Papa organizzò delle processioni rogatorie, partecipandovi egli stesso.4 Una congregazione cardinalizia deliberava con grande impegno sui provvedimenti da prendersi contro i turchi,5 dei quali per l’anno prossimo si temeva l’attacco contro l’Italia.6 Nel frattempo giunse la notizia della morte di Luigi XIV. Il vecchio re non aveva lasciato alcun dubbio che egli teneva fermo all’amicizia tradizionale della Francia con la Porta 7 e aveva cercato di consolare il Papa coll’assicurarlo che avrebbe raccomandato presso il sultano i cristiani dell’Asia.8 Se ora Clemente XI potè per un momento sperare che sotto Filippo di Orléans, reggente per il non ancora quindicenne Luigi XV, subentrerebbe u|n cambiamento della politica orientale francese, una dichiarazione del duca di Orléans lo doveva presto disilludere. Se l’imperatore, così scrisse il duca a Roma, esigeva per la sua partecipazione alla guerra contro i turchi la garanzia dei suoi possedimenti italiani, ebbene in tal riguardo nulla c’era da temere da parte della Francia e quindi una nuova garanzia era superflua; essa del resto poteva venir data soltanto alla condizione che anche l’imperatore promettesse neutralità e precisamente non soltanto per la durata della guerra turca, ma per sempre. 9 Passi simili come a Versailles erano stati fatti da Clemente XI anche a Madrid in favore della garanzia chiesta dall’imperatore, poiché era specialmente della Spagna più che d’ogni altro che Carlo VI temeva. 1 Cfr. Zinkeisen V 491 ss. ; Pometti XXJI1 257 ss. 2 * Relazione del cardinale Acquaviva al principe di Chelamar del 13 agosto 1715. Archivio dell’Ambasciata di Spagna di Roma; relazione del conte Gallas del 31 agosto 1715. Archivio dell’Ambasciata austriaca presso il Vaticano. » Cfr. Pometti XXII 173 s. * Budek III 251; »Lettera del Cardinal Acquaviva al marchese di s. Fe-lipe, dat. 1715 sett. 17, Archivio dell’Ambasciata di Spagna di Roma. 5 * Relazione del conte Gallas del 14 sett. 1715 loc. cit. 6 Cardinal Acquaviva al Principe di Chelamar il 10 settembre 1715, loc. cit. 7 Cfr. la * relazione del conte Gallas del 4 maggio lil5, loc. cit. Il discorso del Papa sulla morte di Luigi XIV in iClementis XI Opera, Orat. 123 ss. ; i Brevi di condoglianza, ivi Epist. 2087 ss. 8 Lafitau II 122. 9 Pometti XXII 147 nota.