Le vittorie del principe Eugenio celebrate a Roma. 101 essa doveva venir consegnata in forma degna, la consegna ebbe luogo soltanto l’8 novembre in Raab.1 Nello stesso tempo il nipote del papa Alessandro Albani festeggiava la vittoria in Castel Gandolfo.2 Uno dei partecipanti alla conquista di Temesvàr, il conte Ferdinando di Lamberg, informò il papa sui particolari dell’assedio. Clemente XI tenne poi il 4 gennaio 1717 in un concistoro un’allocuzione ai cardinali nella quale attribuì anche questa vittoria all’intercessione della Vergine Maria, in onore della quale egli aveva estesa la festa del rosario a tutto il mondo. Onde impetrare ulteriori vittorie sopra i turchi, egli ordinò per l’Epifania nuove preghiere in S. Maria Maggiore ed espresse in tale occasione la fiducia che preghiere speciali nel giorno dell’Epi-fania sarebbero eminentemente adatte per invocare da Dio il ritorno dell’Oriente alla fede.3 I turchi erano assai scoraggiati per le vittorie del principe Eugenio e il fallimento della loro impresa contro Corfù. Grande impressione faceva a Costantinopoli anche il fatto che in seguito alle sconfitte turche si notava un grande fermento nella popolazione cristiana nel basso Danubio e perfino in Albania, ove l’arcivescovo di Ocrida assieme ad altri vescovi aveva già pregato il principe Eugenio di liberarli dal giogo degli osmani.4 Quanto sincera fosse allora la tendenza della Porta a concludere la pace, sarebbe ancora da vedere. Comunque nè Carlo VI nè il principe Eugenio accettarono frattanto di iniziare negoziati e respinsero anche la molesta mediazione dell’Inghilterra e dell’Olanda.i A Vienna si era decisi di condurre la guerra energicamente e nell’anno nuovo si contava di riconquistare Belgrado. Perciò gli armamenti continuarono con tutta forza. Il principe Eugenio contava di portare l’esercito a 140.000 uomini, compresi i contributi degli alleati. Il primo aiuto venne dal principe Massimiliano d’Assia e a lui seguirono 6.000 bavaresi nei quali si trovavano come volontari i due figli maggiori del principe elettore Massimiliano Emanuele. Anche numerosi altri principi e nobili accorsero per partecipare alla guerra gloriosa e tra questi perfino dei francesi, Per il cui zelo il governo di Parigi fece alla Porta le sue scuse. 1 Akjcth II 409 ss. ; O Rasposi, Solenne cerimonia d. conferimento d. »tocco e pUeo benedetti inviati da P. Clemente XI al Pr. Eugenio, Bologna 1896. * Buder III 489. * Clemettis XI Opera, Orat. 139. Cfr. ivi Epist. 2203 U Breve del 16 gennaio 1717 a cari0 yL V. anche le • relazioni del cardinale Acquaviva a Grigli! del 5, 12 e 19 gennaio 1717, Archivio dell’Ambasciata di Spagna di Roma. 4 ZiNitnsEN V 537. 6 Ivi 542 ss.