Lettera dei diciotto vescovi. 203 generale D’Aguesseau, del maresciallo D’Huxelles e due altri membri che presto si ritirarono, del dimissionario vescovo di Troyes, Chavigny e di Amelot, già ambasciatore a Roma.1 Per la forma e per la convenienza l’assemblea e la commissione credettero necessario di rivolgersi anzitutto al Papa e di pregarlo di spiegare ulteriormente la sua Bolla.2 Sta certo in nesso con questo piano la lettera di 18 vescovi, nella quale il reggente viene pregato della sua mediazione presso ¡1 Papa. I firmatari però non sono qui i prelati che stavano dalla parte di Noailles, ma fra loro compaiono alcuni vescovi che a Roma erano del tutto insospettati e che però avevano dato la loro firma, solo dopo di aver chieste alcune modificazioni del documento piuttosto equivoco.3 Senonchè, passato un certo tempo, lo scritto venne reso pubblico, senza le richieste modificazioni, verosimilmente per potersi richiamare a un numero più grande che fosse possibile di vescovi, i quali consideravano essi pure la Bolla bisognosa di spiegazioni. Intrighi così indegni non raggiunsero però il loro scopo, poiché i vescovi di Poitiers, La-vaur, Le Mans e Noyon dichiararono che essi non avevano dato la loro firma al documento come venne pubblicato; il vescovo di Agde poi in una pastorale del 14 gennaio 1716 svelò tutto l’inganno. * Siccome non c’era alcuna speranza di ottenere dal Papa le desiderate spiegazioni, così la commissione fu del parere che Noailles e i suoi 14 amici dovessero essi stessi dare queste spiegazioni, le quali dovevano essere tali da poter ottenere il condenso di tutti i vescovi della Francia, cosicché almeno la chiesa francese apparisse unanime nella spiegazione della Bolla.s Ma ciò era più facile a pensare che a fare. Nemmeno l'assemblea dei 15 potè raggiungere l’unità. Essa lavorò per lungo tempo intorno a quei documenti: l’uno® doveva esporre al Papa le dif- 1 Cfr. (Lotjail] 5SOb. e la relazione del vescovo di Mirepoix, De la ’’■rone, al vescovo di Valenza Ivi 776. I 14 prelati erano: l'arcivescovo di >"urs, i vescovi di Chftlons, Senez, Saint-Malo, Metz, Tréguier, Pamiers, Ver- Bonlogne, Bayonne, Mirepoix, Montpellier, Arras, Angouléme. Ivi 70!*. 2 De la Bboue loc. cit. 777. * La lettera dei 18 in ([LouaTi.I) 582 s. Una lettera molto pili corta ivi >s5 S-, è probabilmente la forma corretta della prima lettera che secondo relazioni gianseniste (ivi 586) aveva trovato fino 32 firme, mentre ciò viene "'■Rato dalla contro-parte (Fleuby LXIX 236). I nomi dei 32 firmatari non '•Tigono fatti, fra i 17 firmatari della prima lettera elencati da (Louati.] 584 ,M>u si trovano i vescovi di Politiers e I^ivaur. I due scritti anche presso ■•tr Boia 245 ss. Nel gennaio 1716 la lettera dei 18 venne consegnata al reg-«‘■ute. [Louau.) (loc. cit.). * Fleuby LXIX 235; Schill 130 s. * [Louao.] 777. * Ivi 755-760.