572 Benedetto XHF. 1724-1730. Capitolo IV. ntaso, non hanno nessun diritto al nome di veri suoi scolari. Gli avversari della Sede apostolica, cioè i giansenisti, sono indicati dal Breve come autori delle calunnie contro i domenicani, ed esso vede nelle accuse contro i Predicatori una conseguenza di quelle fatte alla Santa Sede;1 si stravolge anche la dottrina d; san Tommso, come la S. Scrittura e le definizioni pontificie. St-tutto questo non poteva riuscire molto piacevole agli appellanti, tanto meno l’encomio della Bolla Unigenitus, che subito al principio era detta una sentenza estremamente salutare e sappia di Clemente XI. Così l’inesistenza di contraddizioni fra la Bolla e la dottrina tomistica veniva confermata coll’approvazione ui entrambe. A Roma non tutti approvarono il Breve. Benedetto XIII non aveva fatto presentare la minuta, verosimilmente opera del (jr.i-veson, ai cardinali del S. Ufficio.2 Sui domenicani appellai: : il Breve non fece in generale l’impressione desiderata, sebbene il Papa dirigesse una lettera autografa al convento di S. Giacetn di Parigi;8 questi appellanti non si sarebbero potuti accont :-tare che addirittura colla revoca completa della Bolla V> nitus. Il Breve non portò nessun cambiamento nella lotta fra ! scuole teologiche. I molinisti — così cercava di provare una scrittura filogesuitica — non avevano nessun motivo di essere inquieti a cagione del Breve, i tomisti nessuno di trionfare, i quesnell-ti nessun appiglio a richiamarsi ad esso; dopo la pubblicazione del Breve i tomisti erano liberi di difendere le loro opinioni come prima, ma altrettanto valeva anche per le altre scuole cattoliche. 4 Per verità, alcuni domenicani ultrazelanti esagerarono enormemente la portata del Breve; così in particolare l’eminente, ma anche passionale teologo Billuart, che a proposito di e?" compose una serie di scritti polemici.5 Ma specialmente i que-snellisti sostennero, che il Papa aveva designato la dottrina tomistica sulla Grazia come attinta ad Agostino e Tommaso, e completava così quanto le Congregazioni sotto Clemente VIII e Paolo V avevano incominciato; i gesuiti risultavano adesso ca’ 1 « Indeque andere nonnullos apostollcae nuctoritnti ac vestrae existin’ '-tlonl detrahere, quod ... quodque allenae prorsus oalumniosaeque Interpola-tiones ad contlandam menioratae constitution! invidiam temere escogitata«1 0.l i/a ris ad a. 1724. Ino di questi scritti polemici s'intitola: Le Thuinisine tri*" ¡ihanl par le bref « llcmissas preces ».