VINETIANA LIB. IIII. ‘327 do dieci cavalli ciafcuna lancia, fecondo il coftumeFran- 152.1 cefe , erano allhora con Lotrecco oltre cinque mila cavalli ; nondimeno, non volendo apertamente negare a Fran-cefi di riceverli nel loro {tato , gli andavano mettendo innanzi aitripartiti. Ricordavano, doverjì ridurre quelle genti nel Ferrarese : effenda di ciò contento, an%i pur richie-dendolo il Duca perii fuoi difegni j peroche quel paefe, ej- vmaref*. \endo molto graffo , & non tocco dalla guerra, poteva com-modamente nutrirle , & era per lo fito fuo grandemente opportuno oltrache poteva occorrere con notabili[fimo beneficio , che per la vicinanza di tanta gente da guerra, l’animo del "Pontefice, nel quale ogni affetto faceva facilmente impreffione , empiendofi di timore , & di fofpetto per lo perico- lo di Bologna, (¿f dello fiato d Urbino , haveffe fatto muovere a quella parte l’ effercito della lega j onde poteva aprir-fi loro la firada a qualche buon fuccefjo. Ma eifendo quella , & ogni altra cofa rifiutata da Lotrecco, condifcefe Sverna Lo-il Senato a doverlo compiacere col permettere , che potei"- ^V//Ì ie fvernare le fue genti nello fiato della Republica : di tfgpublica. che eifendo fatta qualche querela dall’ Ambafciatore Cefa-reo , rifpoie, che in tali difgratie fi dovevano anco ajutare v°?j;anv i nemici , non che gli amici , & confederati $ che però , ‘ c^are ' & per gli oblighi delle capitulationi loro , & per rifpetto dell' honefià, non bavevano potuto mancare di fovvenire a Francefi in quefia loro avverfa fortuna , (¿f prefiare loro ogni commodità per la confervatione di quelle genti, che havevano a fervire alla difefa, ò alla ricuperatione dello fiato di Milano , alla quale era la 'Republica per particolari conventioni obligata . Fù però ordinato , che ailenere fi dovettero i Francefi, & i noli ri parimente , mentre dimoravano in quel territorio , di moleftare i nemici , accioche non prendeifero eifi occafione per ributtare l’ingiurie 7 di feguitargli con inferire al paefe molti danni, dentro delli confini dello fiato Vinetiano . Ma eifendo entrati Bartolomeo da Villa Chiara , & Monfignorino Vifconte con alcune compagnie, pattato V Ada, nel territorio Bergamafco, ad infe-