CAPITOLO V La ripresa del giansenismo. - Le bolle « Vineam Domini » e « Unigenitus ». - Gli appellanti. - Il giansenismo nei Paesi Bassi. 1. Solo pochi anni prima dell’avvento al pontificato di Clemente XI era morto improvvisamente Harlay de Champvallon^ l’indegno arcivescovo di Parigi. Al suo posto, raccomandato da Madame de Maintenon1 subentrò Luigi Antonio de Noailles, fino allora vescovo di Chàlons.2 La moglie di Luigi XIV, donna sinceramente pia, credette con questa scelta di rendere un servizio alla Chiesa e far dimenticare la vita scandalosa dell’arcivescovo defunto. Noailles infatti si era dimostrato, riguardo alla morale, incensurabile e s’era acquistata la stima della masse colla semplicità della sua vita e collo starsene lontano dalla corte.3 E tuttavia la sua elevazione al primo episcopato del regno fu per la Chiesa cattolica un passo fatale. Nelle tempeste che presto scoppiarono egli era destinato dalla sua posizione, come arcivescovo di Parigi, ad essere il timoniere; ma per fare il duce mancavano a Noailles chiarezza di principi, larghezza di vedute e fermezza di carattere. Secondo il giudizio dei contemporanei e le conclusioni della storia egli era uomo caparbio, inaccessibile ai consigli, molto preoccupato del punto d’onore e incapace di sacrificare le piccole suscettibilità ad una grande 1 Le Hot 49. 1 E. de Baethélemy, Le card, de Noailìes d'après sa correspondance, Parliti 1886. Stalla sua amministrazione dell’arehidlocesl di Parigi : !• osseykux nella Rev. hist. CXIV (1913) 261 ss., CXV (1914) 34 ss. Sul carteggio di Noailles con Luigi di Zinzendorf cfr. A. Salomon nella Rev. d’hist. et de Philos, rei. Vili 430-466. * Le Hot IL