Debolezza del governo di Luigi XV. 72!> reno politico. Il vero sovrano supremo, si disse, è il popolo, il re esercita il proprio potere solo per incarico di esso, quindi il ipoio può citare il re ai rispondere e inviarlo al patibolo.1 Il governo di Luigi XV si mostrò debole di fronte al Parlamento. Ksso emanò bensì contro le usurpazioni dei giudici sul terreno olitico ed ecclesiastico delle ordinanze risolute, ma non osò eseguirle; bandì più volte il Parlamento ribelle, ma tornò sempre ci impegnarsi con esso in trattative e finì per cedere. Circa la dichiarazione del 24 marzo 1730 2 il Lafitau pensa, * th’essa avrebbe potuto ristabilire la pace nello Stato e nella ( hiesa. Ma, sebbene fatta registrare nella solenne seduta del trono del 3 aprile, l’ordinanza venne bensì adoperata da alcuni vescovi, ma il governo l’abbandonò; il Parlamento di Rouen dice più tardi, ch’essa non venne attuata per la resistenza dei funzionari;4 >i asserisce anzi, che il Fleury si lasciò andare a promettere al primo presidente del Parlamento,a che il governo non darebbe eguito alla dichiarazione. Esteriormente il governo parve voler agire con energia, allor-hè nei primi tempi di Clemente XII si dovette trattare ancora ;torno a Gregorio VII e alle lezioni del Breviario, che avevano suscitato in così alto grado lo sdegno dei gallicani. Il vescovo aylus di Auxerre, che aveva scritto al re già negli ultimi giorni di Benedetto XIII, si rivolse un mese dopo l’elezione di Clemente XII anche all’assemblea, riunita in quel momento, del clero francese0 coll’esortazione a intervenire per i diritti della Corona. I vescovi risposero, che non avevano bisogno di una simile sortazione, tanto meno da parte di un prelato, che si trovava in ¡otta coll’autorità ecclesiastica. Essi incaricarono l’arcivescovo di Parigi di esprimere a nome di tutti il loro sdegno al prelato giansenista. ; Due anni più tardi il Caylus rispose in proposito in una lettera all’arcivescovo di Parigi. * Non ebbe sorte migliore Colbert di Montpellier, che il 31 dicembre 1729 aveva fatto rimostranze al re contro le lezioni del Breviario pericolose per lo Stato.0 Luigi XV trasmise la lettera 1 «Au sein des Parlements, comme jinrmi les Jansénistes, ('('•lait désormais un principe admis que la nation était au-dessus des rois comme l'Êgllse au-dessus du Pape». I)'.\bc.enso* VIII 133, in Kocquain 174. 1 Vedi sopra p. 724. * II 290. 4 (Nivelle) III xv. 8 il 1(5 aprile 1730. ivi; Hardy 202. 8 11 18 agogtn 1730. ivi (VZI ss. f suntol. • Kl. EUR Y LXX1II 2«H. * 11 3 inar/o 1733. [Nivelle] III (>73 s. • Ivi 3(1388. ('fr. Fleiry LXXIII 292îs.; Hardy 217.