420 Innocenzo XIII. 1721-1724. Capitolo I. Le previsioni apparivano dunque al principio del conclave completamente incerte da ogni lato.1 Una cosa sola era sicura, e cioè, che nessuno dei quattro partiti poteva da solo determinare reiezione del Papa.2 Quale svolgimento ora avrebbero preso i loro rapporti e collegamenti reciproci, dipendeva completamente dal genere delle candidature, che sarebbero venute in campo. Ma anche su questo ci si vedeva ancora poco chiaro, salvo per quel che riguardava un presupposto fondamentale, in cui tutti erano tacitamente d’accordo: il nuovo Papa non doveva essere troppo giovane ;8 non si voleva un altro pontificato così lungo come quello di Clemente XI, che era addirittura sopravvissuto a quasi tutti i suoi elettori. Il numero dei papabili questa volta era straordinariamente grande; si facevano più di trenta nomi, fra cui non pochi appartenenti ai pontificati anteriori. Così il cardinale Orsini, del tem]>o di Clemente X, veniva preso da taluni seriamente in considerazione. * Sebbene venisse lodata, particolarmente dagli zelanti, 'a sua semplicità e austerità, pure lo si riteneva poco adatto perchè religioso. Anche i due cardinali d’Innocenzo XI tuttora viventi, Pamfili e Barbarigo, venivano assai nominati. Di Pamfili si lodava l’intervento aperto ed avveduto a pro del bene del popolo, la sua piena indipendenza da parenti, la sua esperienza e la sua conoscenza della situazione internazionale; ma era conosciuto altresì come amico del denaro e piuttosto taccagno. Il Barbarigo, veneziano di nascita, di vita assolutamente incensurabile, forse venne preso in considerazione, perchè era precisamente in corso il processo di canonizzazione di suo zio.5 Dei cardinali di Alessandro Vili erano considerati come papabili tre, dei quali pei° l’Altieri, carattere cupo e difficilmente comprensibile, e il Barbe- 1 Prima * lettera dell’Acquaviva in data 1» marzo al Grimaldi, ivi. 2 Discorso in May rat 105. 3 Ivi. Con queste considerazioni personali andavano congiunte naturalmente le politiche; cfr. ‘Carattere dei cardinali (Archivio d e 11 ’ a m ■ sciata austriaca presso il Vaticano): «Ha ella [l’imperatore] per causa de’ suoi stati d’Italia necessità di portar al papato un cardia»1'' di età decrepita, perché in questa età i pensieri sono naturalmente indri:’ alla quiete e l’animo suole essere alieno dal tentare cose nuove, che nel bre'1 periodo di pochi anni non potrebbero consumarsi». Ufr. anche PetrucelU I' 1 * La caratterizzazione che segue si fonda principalmente sulle esposi:’: austriache: ’Collegio cardinalizio, * Carattere dei cardinali, »Savie consid' rationi, ‘Discorso: conghetture su cui può cadere l'elezione, n. 579 (Arm. ■ Archivio dell’ambasciata austriaca presso il Vatican1’-sulle due relazioni in Mayer 7 ss., 93 ss., su quelle francesi in Michavd 5« e su Petbucejljj IV 6 ss. 6 II vescovo Gregorio Barbarigo; cfr. la presente opera voi. XIV. 1. 2, 417.