768 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo III. cora pagani, quali le tribù del Chaco e del Brasile meridionale e gli ostinati Chiriguani, presso i quali nel 1733 Giuliano Lizardi dovette pagare il suo zelo colla vita.1 Invece, sulle Riduzioni nel Paraguay propriamente detto i movimenti rivoluzionari esercitarono influenza assai dannosa. Ante-quera, che si era arrogato il posto di governatore, fece nel 1724 una incursione in quattro delle Riduzioni più vicine; la conseguenza fu, che gl’indiani fuggirono fra i monti e solo a poco a poco e con fatica poterono essere fatti tornare. Per ristabilire l’ordine, il governatore di Buenos Aires, Bruno Maurizio Zabala, reclutò com soldati da 8.000 a 10.000 Indiani, che quindi non poterono fornire il lavoro agricolo nelle Riduzioni e andarono soggetti a epidemie, dimodoché si dovette tornare sempre a completare il loro numero. Fu ancora più grave ch’essi vennero infettati dai soldati spagnuoli con i vizi della civilizzazione, e così risorse negli Indiani anche l’antica ferocia. Taluni missionari si perdettero quasi d’animo alla vista di questa situazione e pensavano già di assistere alla fine delle missioni dei Guarani; infatti il numero degli Indiani era sceso da 141.252 nel 1732 a 107.543 nel 1736. Nell’Asia orientale la Corea rimaneva tuttora chiusa al Vangelo. Alle Filippine, invece nel 1732 vi erano già 816.615 cristiani in 700 parrocchie, di cui 252.973 sotto agostiniani, 160.199 sotto gesuiti, 131.279 sotto preti secolari, 120.000 sotto francescani. 98.780 sotto domenicani, 53.384 sotto recolletti; i gesuiti, oltre le loro altre case, avevano 16 collegi.8 La missione incominciata dal barnabita Calchi in Birmania,4 parve dare grandi speranze. Nell’anno in cui morì il Calchi (1728), vennero due ausiliari, dei quali il missionario di Propaganda Rossetti fu destinato dalla Congregazione ad Ava, il barnabita Gal-lizia agli Stati di Pegu e Martabano. Allorché le preghiere rivolte per lettera dai missionari a fine di ottenere il rinforzo di nuovi aiuti non ebbero successo, essi andarono personalmente a Roma, ove Clemente XII li accolse amichevolmente, ma dovette rinviare l’esaudimento dei loro desideri. * Circa quel tempo il Seminario parigino annoverava al Tonchino 80.000 cristiani, i gesuiti 120.000, gli agostiniani 30.000, i domenicani 20.000. Nella Cocincina, ove si calcolavano 60.000 cristiani,8 si distinse, fra i dieci gesuiti, il Siebert, quale matematico e medico di corte, mentre dei gesuiti i Ivi G00 ss. 3 Ivi 608 ». « Kath. Missione» ISSO. 224. * Vedi sopra p. 406. » Gai.i.0, Storia del cristianesimo nell'impero Birmano I (1S62) 110 a. « Schmikun 3S9.