662 Clemente XII. 1730-1740. Capitolo I. berta concessa in queste splendide conversazioni di esprimersi del tutto liberamente; giacché nessuno pensavla, che il Cardinal’ una volta avrebbe ottenuta la tiara.1 Tuttavia dopo la morte di Clemente XI il Corsini appartenti-ai papabili ; egli stette col partito degli Albani e nei conclavi <).•! 1721 e 1724 venne escluso dalle Potenze.2 Tutte le sue probabili;, vennero distrutte dal fatto dell’essere Fiorentino. Si temeva, ci« .' da lui parzialità a proposito dell’aspettata estinzione di casa Modici. s Si aggiungeva a ciò la preoccupazione, ch’egli fosse por favorire eccessivamente i suoi compatrioti, non amati a Roma. Nessuno, tuttavia, negava, ch’egli fosse straordinariamente pratico delle cose romane e che fosse assai apprezzato dai prelati, come pure che facesse l’uso più liberale delle sue ricchezze. Come sacerdote era incensurabile; dei suoi sentimenti ecclesiastici il cardinale dette prova nel conclave del 1724 colla fermezza con cui respinse qualsiasi stipulazione cogli Albani. Egli disso di voler entrare per la porta, non per la finestra.a Gl’inviati riconobbero unanimemente, che il nuovo Papa era molto giusto, prudente, laborioso, affabile, sincero e spassionato, un galantuomo sotto ogni rispetto, attento allo splendore ed all rinomanza, ma nemico dell’adulazione, anche se accessibile a cert< gentilezze, di cui la sua dirittura non sospettava l’insincerità. Egli non era uno scienziato, ma era un amico della scienza. Amava mostrare la sua acutezza nel giuoco degli scacchi, in cui era maestro. Non particolarmente esperto di affari ecclesiastici, conosceva invece a fondo soprattutto le questioni finanziarie, sui 1 * « Ila ben egli gran conoscenza del soggetti che compongono In prelatura perchè 11 ha tutti trattati nella magnifica conversazione che avea In casa *ua. »love pure sopra ogni cosa ed ogni persona cadeva 11 discorso. Tutti in qnell a liberamente parlavano, perchè il cardinale per i'etft sua tanto avanzata e p>'i l'opposizione che ad esso nel decorsi conclavi avcano fatta le corone, non api“1 riva che mai avesse ad essere Papa » (Relazione di B. Morosinl 1731 [cfr. sopra p. 509, n. 5), Archivio di .Stato di Venezia). Cfr. anche lo scrn< dedicato a M. Passeri, per verità fortemente pnnegiristico, di Giobdaso di'- ' 1 oariis, La perfezione nett’etercizio degli Apoxt. tuitàxlrri ete. di Clemente A// Salerno 1732. s Cfr. sopra p. 427. n. 0 e 7. 3 • Conclave doppo la morte del 1’. Innocenzo XIII (cfr. sopra p. 4v:'- " e • Parere ed Informazione del barone de Maini lotte 1724 (sopra p- t*5'- " " Archivio dell’Amb asciata austriaca presso li Va tir*”'' * * Giudicio... di cardinali e • Relazione del conclave del 1730. ambedue n* l’A rchlvio dell* Ambasciata austriaca presso il ' a ' cano; * Osservazioni intorno al presente conclave. Archivio Wrbn» K a u n i t 7. di H o 11 e s c h a u. * Cfr., oltre le fonti citate nella nota, anche la * relazione del Gentil >t" del 25 marzo 1724, Archivio Reuss di Ernst «bruno. « Cf:. la relazione in Pctri cklu IV 32.