!529 Antonia Alberti ma-dato al campo. Ciro/ama da Pefaro Generale di mare. Frovifione del Senato per l'armata . Prrga il di Francia a non mancare a’ ccl-Ifgati. Sz6 D E L V H I S T O R I A na di molta autorità . Però fu mandato fubito a lui Antonio Alberti, Savio de gli ordini, con la nuova del grado conferito nella fua perfona, & con ordine, che havef-fe egli fubito da Brefcia, ove all hora fi ritrovava, a paf-fare all’ eifercito, elfendo per cagione d’ honore accompagnato per lo camino dall’ ifteifo Alberti . Cofi ad altri furono altri carichi principali della militia difpenfati : il Conte di Gajazzo fatto Generale de’ cavalli leggieri, & Antonio da Cartello capitano dell’arteglierie . Furono ancora da nuovo condotti al fervitio della República Her-cole Fregofo, Farfarello da Ravenna, & altri capitani. Nel campo al Proveditore Nani fìi mandata buona fom-ma di danari, con ordine di fare nuovi fanti, & riempire le compagnie . Nè con minore ftudio attendevafi alle cofe maritime . Fu creato Capitano Generale di mare Girolamo da Pefaro ; & eifendo poco prima flato eletto in Proveditore dell’armata Aleifandro Pefaro, & Vicen-zo Giurtiniano capitano delle galee bartarde, fi commife all’ uno, & all’altro, che quanto prima haveííero a mettere banco, & difporfr al partire . Crearonfr altri dieci Governatori di galee, per armare le dieci galee, che 1’ inverno erano ftate difarmate ; sìr che la República venif-fe ad haver nel mare oltre a cinquanta galee . Et quantunque per gli obligbi della confederatione non folfero tenuti di dare piii che fedeci galee, promifero però d’accrescerne altre quattro , sì che venti haveffero a ilare al fervitio della lega; delle quali fù fatto capitano Girolamo Contarmi. Et perche il Duca di Milano , & Monfì-gnor di San Polo, follecitati d’accrefcere il numero de’ loro fanti fecondo gli oblighi , s ifcufavano col mancamento di danari, deliberò il Senato di preftare a Fran-cefi dodici mila ducati , & otto mila al Duca di Milano * Ma lopra tutto i Vinetiani pregavano & effortavano il Rè di Francia a non mancare in tanta occafione a’Collegati , poiché in tutti s haveva hormai potuto conofcere tanta affettione verfo di lui, & tanta coftanza nel profe- gui-