347 adottando un espediente tecnico, che non turbasse l’euritmia del sistema fiscale, non ne aumentasse la pressione, fosse elastico, meno oneroso, e, sotto l’aspetto morale, più sopportabile. Erano introdotti, a integrazione di quelli o/dinari, tributi straordinari nella misura del decimo del reddito, ma per libero e spontaneo conferimento dei sudditi. Un nuovo indirizzo di politica finanziaria, destinato a sopravvivere al suo autore, embrione del futuro sistema di prestiti, era inconsapevolmente elaborato. Quale fosse la struttura tecnica, prima di essere metodica-mente perfezionata, non è possibile stabilire. Sono però visibili alcuni criteri fondamentali, che ne costituivano il presupposto : la percentuale fissa del contributo, e il carattere volontario e straordinario (1). Ogni altra illazione, desunta analogicamente da metodi di tempo successivo, è assai pericolosa e dubbia, perchè in essi si risente l’influsso di innovazioni posteriori ed è riflesso uno stadio avanzato di sviluppo del nuovo balzello, acquisito al sistema della finanza ducale. 5. — I saggi propositi e i brillanti risultati della politica del duca Pietro non assicurarono la stabilità del governo dei Candiano. La rigidezza del costume, la novità di certe iniziative, l’inusitato orientamento della politica generale, la pressione fiscale, non erano fatte per conciliare le simpatie della massa popolare (2). S’aggiungano ancora il temporaneo dissesto della vita economica per effetto delle discipline regolanti i traffici, che contenevano altrettanti fastidiosi ostacoli al libero sviluppo del mercato ; la limitazione degli scambi orientali, specie nei territori saraceni, ottimi clienti di materiale bellico greggio o lavorato (legno, ferro, armi ecc.); l’inasprimento doganale negli scali bizantini, mal temperato dalle arbitrarie consuetudini di contrabbando ; l’insufficiente difesa degli interessi nazionali in Istria, oppressi da periodiche vessazioni indigene. (1) Cfr. i documenti di questa decima in Romanin, Storia cit., I, 378 ; Besta, Bilanci generali : Dazi e gravezze, in « Documenti finanziari della Repubblica di Venezia », s. II, v. I, to. I, p. 3 sg. ; Merores, Die ältesten venezianischen Staatsanleihen und ihre Entstehung, in « Vierteljah. f. Soz. u. Wirts, vol. XV». (2) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 139 : dum illum longo tempore Venefici ob austeritatem sui exosum haberent lacultatemque perdendi sedute machinarent, quadam die facta conspiracione ecc.