VINETIANA LIB. V. 369 daflfero a rallegrarfi della elettione fua, & a prelìargli la 1523 debita ubbidienza. Furono quelli, Marco Dandolo, Girolamo da Pefaro , Domenico Veniero, Vicenzo Capel- lo , Thomafo Contarino, Lorenzo Bragadino , Nicolò Tiepolo , & Luigi Bono . Poco appreifo morì Antonio Grimano Doge, havendo tenuto il Principato folo un’ an- G rimani no, & dieci mefi ; fu lodato con oratione funebre da Fe-derico Valareifo giovane di molta conditione nelle buone lettere, & honorato di un magnifico fepolcro nella chie-fa di Santo Antonio . In luogo di lui fu creato Doge An- zumo™ d' drea Gritti, huomo di grandiflima virtù, & di chiariffi-mo nome, il quale haveva dentro, &. fuori già molti an- 20. aprili. ni trattati i più importanti negotii della Republica , come in parte s è veduto dalle cofe che habbiamo narrate . On- Sue condi~ de cade molto opportunamente alla Republica , che a’ tem- t,cm ' pi di coil gravi movimenti d’ arme foife capo del governo un huomo di matura prudenza , e di grandiiìima ef-perienza. Terminò con tali fucceifi Tanno M. D. XXIII. fegue 1524 T anno M. D. XXIIII. nel principio del quale le cofe de’ Francefi , che già erano cominciate a declinare, precipitarono con più grave , & irreparabile ruina ; peroche T Ammiraglio ridotto in molta Grettezza di vettovaglie, & ¡f/^Zfi di danari, onde alla sfilata iì partivano molti foldati dal in -campo , & tuttavia continuando con ollinato penfiero, per foftentare le lue opinioni , più torto ad accrefcere i difordini , che a dare loro con nuovi partiti qualche rimedio , convenne preilo , come fi dirà, con la fua anzi fuga, che partita liberare lo (lato di Milano d’ ogni pericolo . Era T eifercito Vinetiano per lo ritirarli de' nemici %ffercito di' venuto innanzi a Binafco a congiungerfi col Vice Rè, ÌX*?*-& col Marchefe di Mantova, i quali, lafciato in Milano ctfi' iufficiente prefidio, s' erano poco prima condotti in quell’ alloggiamento; onde ritrovandofi gli Imperiali molto potenti di forze , s’accollarono cinque miglia al campo de’ Francefi; talché non folo era loro impedito il fare maggiori progredì ; ma ancora inferito molti danni, & fopra A a 4 tut-