VINETIANA LIB, III 175 animo all’ amicitia di Francefco ; ma più fpelfo, & più vo- 1515 lentieri teneva ragionamenti con gli Àmbafciatori di Celare , & di Ferdinando di convenire con elio loro ; & a’ Vinetiani, che di ciò ne lo ricercavano, per fottraggere alcuna cofa de’ peniìeri di lui , rifpondeva, volere per all’ hora ilarfi Spettatore del fine della guerra ; ma quando ve-deiTe alcuno rimanere vincitore , haverehbe poi dichiarata Il Pontefici la Sua volontà, accodandoli a quella parte , prelfo la qual foÌfe piegata la vittoria . Nondimeno iilimavafi altrimen- to. ti ilare la cofa, & divertì penfieri volgerli per 1’ animo del Pontefice; ma che tener li volelfe Secreti per tirare la co-fa a maggior lunghezza, & perche fperaife fratanto , il Rè di Francia fpogliato de gli ajuti fuoi, & per la fua aut-torità di quelli ancora de Vinetiani, dover deporre i pen-fieri dell’ imprefa d’Italia . Ma quando il Rè Francefco folfe con potente eifercito paifato i monti, apena poteva!! credere, che volelfe il Pontefice ilare in tutto lontano dalla guerra, non favorendo con le Sue forze alcuno ; poiché poteva chiaramente conoscere le cofe elfere a tale ridotte, che l’otio, & la quiete a quello tempo pareva poco Scuro, e quafi poco lodevole , e che bifognava, overo temere gli altri, ò eifer loro di timore . Però fe haveife veduto il Ponteficefarfi gagliardamente la guerra da’ Francefi, eifendogli hormai chiara T incerta fede de gli Svizzeri, la debolezza di Cefare, & l’arti di Ferdinando , onde conofceva nella lega, che faceife con queili, non poter fermare le fue fperanze : farebbe flato coftretto di procurare alle cofe fue più fermi prefidii con 1’ amicitia de’ Vinetiani. Per la qual cofa ha-vendo il Senato Vinetiano eletto Marino Giorgio Am-bafeiatore a Roma in luogo di Pietro Landò, gli commifero , che doveife col Pontefice trattare con maniera diverfa da quello , che fin’ allhora s’era ufata , per far prò-va fe con protellargli il pericolo fi poteife rimuoverlo dal bf^er* i configlio prefo. Inalzaife egli dunque le forze del Rè di Francia, le quali, ritrdvandofi il regno fuo libero d’ogni travaglio di guerra, poteva fubito volgere in Italia; & gli H.Vavuta .Tomi. M 3 mo-