¿54 DELL’ HISTORIA 1537 fin’ hora narrate s è intefo , quali foifero i penfieridi Fran-ccic° Rè di Francia , volti a non lafciare cofa intenta-««»»». ta per abbattere la potenza di Carlo Imperatore, & per vendicarfi di tante ingiurie , quante /limava havere da lui ricevute . Onde più volte haveva tentato 1* animo de Vi-netiani, & per diverfe vie procurato d’alienargli da Celifranai, fare . & ultimamente haveva mandato a Vinetia Monfi-gnor di Rodes, il quale caricando il Senato di grandif-lime fperanze, & promette, erafi faticato affai per rimoverlo dal fuo proponimento di continuare nella lega con Cefare. Ma ogni cofa eragli riufeita vana, effendo i Vi-netiani altretanto fermi in offervare la fede a Cefare, quanto alieni dal far cofa, che potette turbare la quiete d’Italia. Però effendogli mancata quefla fperanza, &cre-feiuto affai lo fdegno contra Cefare , per efiere flato da lui affali to nel proprio fuo regno ; & conofcendo , che folo non era badante a condurre a buon fine l’imprefa del ducato di Milano, mentre fotte difefo dalle forze intere di Cefare, & da quelle de’ Vinetiani : iflimò niun’ altra cofa potergli riufeire più opportuna per confeguire queflo fuo defiderio, quanto il profeguire 1’ amicitia già a fa »mito cominciata con Solimano, col mezzo della quale „»sciima- fperava d’ottenere, che i Vinetiani dovettero, overo ac-coftarfi alla parte fua , ò almeno aftenerfidal favorire quella di Cefare, effendo molto grandi, & molto noti i ri-fpetti , che facevano alla Republica ilimare l’auttorità di Solimano: & d’altra parte facendo pattare l’armata Tur-chefca nella Puglia , ò in altre riviere de gli flati dell’ Imperatore, veniva a divertitele forze di lui, & indebolire la difela dello flato di Milano. Volfe dunque il Rè ogni fuo iludio alla Porta di Coflantinopoli, ove tutto che fi ritrovaffe Giovanni Forefto Ambafciator fuo , inviò ancora Don Serafino di Gozi Ragufeo con nuovi, & più efficaci ordini, & con più larghe promette. Quefli dunque ritrovandofi fpeflò co i Bafcià di maggiore auttorità, andavano loro mettendo innanzi molte cole, le quali rapprefentate a Solimano haveflero a piegare