2.62 DELL* HISTORIA 16] guerra j però quando fi foffe accoftato P efferato , dovere il popolo , parte per provedere alla propria ficurtà, (¿F delle cofe loro , altri mojjì dall affettione delle parti, fare qualche moto , dare maggiore commodità a acquiftarne la c ittà . Ver certo , diiTe il Gritti, non è in alcun modo credibile , il Senato Vinetìano , non pur contra la volontà del Rè dì Francia , ma nè anco \en%a faputa di luì, bavere alcuna cofa trattata in materia della pace con l Amb afe latore di Volonìa, effendo tanta , <£f cofi manifefta la coftan-%a , che hanno i Senatori dimoftrata nel rinovare per sì lungo tempo la guerra , tanta l ofservan^a verfo il Rè, & la confidenza nella natione Francefe, che più volte hanno rifiutate boneftijjime condii ioni d" accordo , che erano loro offerte, & procurata fempre con non minore fiudio, & for^e la grandezza d efso Rè , che il commodo della República , di che potevano preftare tefiimonio le cofe fatte cofi l anno adietro, come in quefti ultimi giorni appreso Milano y nelle quali era concorfo più tofio un ejpreßo comandamento , che un tacito confenfo del Senato. Diano dunque luogo quefti fofpetti, & cejfino quefte feufe , nè fi permetti, che fiano tali cofe baftanti a rendere alcun di noi meno pronti a feguire ciò che configlia il beneficio commune. Li danari per dare le paghe corfe a fanti Tedefhi fono già apparecchiati , come prima farà qualche ftrada aperta , <¡¿f fi-cura , faranno fen^a dubbio portati nel campo . Ma certo quando io penfo a quefta nofira partita , per doverci condurre nel territorio Brefciano, fento per ciò ancora maggiore, e più grave moleftia , & il medefimo vedo dover avvenire a tutta la nofira città, cioè perche li popoli di quel paefe fideliffìmi alla República , che dalla guerra hanno patito co-fi gravi danni , nel tempo che cominciavano a riftora fi, debbano con la venuta dì sì grande effercito in quel territorio , h avendo a nutrirlo, rimanere oppreffi qua fi, dalle me-defime prime gravezze, & incommodi. In cotal modo verremo noi ad ejfer gravi a gli amici, & a perdonare a nemici j diminuiremo l affettione di quelli, & a quefti ac crederemo gli animi, le forze. Havendo il Gl'itti quelle cofe