VINETIANA . LIB. I. 33 ,& cercando di provedere alla falvezza di fé ileflo , fi ri- 15 13 tirò con alcuni pochi cavalli a Novara, per fare 1’ ultima prova della fua fortuna; poiché intendeva eifer di già ridotte alcune compagnie di Svizzeri, per afpettarne in quel luogo altre della fua uatione, che in molto maggior numero venivano alla difcfa di quello ilato. Per la qual co-fa i Milanefi vegg^ndo la città loro rimanere fpogliata di capitano, & di gente da guerra, la roccha ben preiìdia-ta eifer in potere de Francefi, & approffimarh 1’ efferato de’nemici , alcuni allettati da fperanza di miglior fortuna, alcuni altri moiTì da timore, giudicarono doverli volontariamante porre in potere de’Franceiì , & mandarne di ciò ambafciatori al Capitano Generale de’ Vinetiani , il quale havendo già fatto il ponte fopra 1’ Ada , minacciava di dovere contra di loro condurre 1’ efferato . Tra tanto i Francefi co’quali era Andrea Gritticome legato della Republica , affamarono l’Italia, prefero molte città, &c camelli, parte con leggieri battaglie, parte fenza alcun contrailo . Coiì lo flato di Milano rtretto ad un tratto da due efferati Franceie , & Vinetiano in breve tempo cadè tutto in potertà de’ Francefi. Due iole città , Novara, & Como, fi tenevano ancora per nome di Maflimiliano . Da i quali profperi fucceffi i Vinetiani inalzandofi a maggiori fperanze , fi promettevano felice fine di tutta quella guerra. In tanta riputatione era il loro effercito faiito dapoi l’acquifto di Cremona , che ef-fendo andato Renzo da Ceri per ordine del Liviano con una banda di genti, a ricuperare Brefcia , come prima fi era prefentato alla città , cofi fubito l’havea acqui-ftata. Peroche i ioldati Spagnuoli, che vi erano alla guardia , intefa la venuta di lui, pieni di fpavento fi ritirarono dentro della roccha* Una fola cofa pareva, che interromper poteffe la fperanza concetta della vittoria. Peroche era già fparfa fama; havere gli Svizzeri con tanto ardore prefa la protettione del Duca Maifimiliano, che ii credeva che fufsero per anteporre a qualunque altra co* ia la dignità di lui . Era a quei tempi la natione loro C 4 in