PAOLO PARUTA. XI Senato, Savio degli Ordini; e che quantunque alla efpettazione di fe concepita aveffe pienamente foddisfatto, dipoi nondimeno nel concorfo ad altri magiftrati gli furono i voti così contrarj , che fino all’ anno quarantefimo dell’età fua efclufo da ogni governo, foffe aftretto a menar vita privata , e a vivere più che alla patria, a fe fteffo. Ma in ciò , come in altro , ha dato il Craffo in errore. Per quanto con diligenza io abbia feorfi e offerva-ti i libri e i regiftri di tutti i Pregadi e Configli, dall’anno M. D. XXXX. fino al M. D. LXXXXVIII. che tanto durò la vita di PAOLO, i quai libri e regiftri fono appreffo Bernardo Bembo, onoratiifimo gentiluomo , e ftudiofiifimo delie cofe Veneziane; non mi fono abbattuto a trovare , che egli nè mai confeguiffe la dignità di Savio degli Ordini, nè mai fofìe ballottato al concorfo di altri magiftrati infino all’anno M.D. LXXX. che era il fuo quarantefimo : onde la'elezione al primo, e le ripulfe dagli altri, af-ferite dal Craffo , non hanno alcun fondamento . Offeryo in oltre , che PAOLO nel fuo Soliloquio, fcrittoda lui 1’anno M. D. LXXXXI1I. ovvero nel fuffeguente, in» tempo che era Ambafciadore al Pontefice , dice efprel-famente (a), che già ALQUANTI ANNI erafi dato al governo biella Repubblica , e che in quefto cammino avea ritrovata la ftrada PIANA e FACILE : la qual cofa detta certamente non averebbe, fe , ut primumper aeta-tern licuit, come fcrive il Craffo , foffe ftato creato Savio degli Ordini , il che gli farebbe avvenuto verfo l’anno M. D. LXV. che era il fuo XXV. cioè a dire l’anno, in cui poffono i giovani nobili effer portati a quefto primo fperimento della loro abilità nel Collegio ; o fe dipoi egli aveffe nell' ambire altri magiftrati ritrovato il cammino così fpinofo e intralciato, che più volte gli folle convenuto di fofferire il roffore della ripulfa. XIIII. Nell’intervallo dei XIIII. anni che fuffeguirono, attefe egli principalmente a fcrivere e perfezionare alcune fue Opere , tutte dirette al pubblico ammaeftramento , e a quello in particolare de’ fuoi cittadini . Erano quefte la Perfezione della vita politica ; i Difcorfi polìtici ; e dipoi X IJloria della guerra di Cipro , che in quefto mentre intervenne . Di quefte la fola prima ufcì alle ftampe in fua vita : le altre due furono divulgate per la cura che ne prefe GIOVANNI , il maggiore de’fuoi figliuoli , folamente dopo la morte di lui . La prima cofa però che di fuo fi vedeffe alle ftampe , fu una Oratione funebre in laude de' morti nella vitto-riofa battaglia contra Turchi , feguita a Curzolari ? anno M. D. LXXI. alli VII. d’ ottobre : la quale fu impreffa in Vene7,ia , apprejfo Bolcgnin Xaltiero, nell’ anno feguente M. D. LXXII. in forma di quarto . L’ amico Valìero' fu quegli , che la dedicò a Domenico Veniero , gran Senatore , e infieme gran letterato , le cui cultiffime Rime fparfe in varie raccolte , e i pieni elogj che gli fanno i più famofi fcrittori di quel tempo , lo qualificano per uno de’ più felici ingegni che allora fioriffero ; e molto più andrebbe famofo il fuo nome , fe foffe ufeita alla luce la fua bella traduzione in ottava rima delle Trasformazioni di Ovvidio . Da quefta lettera del Valìero comprendefi , quanta foffe la modeftia del PARUTA , e quanto baffo concetto aveffe delle cofe fue ; mentre non fi farebbe lafciato mai per-_________ ^ua~ («) 3} Già alquanti anni fono, chetai governo della Repubblica mi diedi , & ritrovai 4) in quefto camino la ftrada così piana & facile ; tanta fu fopra ogni mio merto la gratia 53 & la benignità della mia Patria verfo di me, che molto innanzi caminai bene preifone-3, gli honori, & carichi più importanti, ne’ quali tuttavia mi ritrovo, & mi adopero . ,, jP«r. nel Soliloq. {a) Hifi.