VINETIANA LIB. VI. 557 di Vofmatia peri’adietro era flato promeffo, e conchiu-fo : peroche dall’inoffervanza di quefte cofe dipendevano le difficoltà , che vertivano hora tra la Republica & la cafa d’ Auftria. Ma fopra tutto in qualunque accordo fe-guiffe , haveife ad effere prima & principale cofa la refti-tutione dello ftato di Milano a Francelco Sforza . Delle quali inftruttioni non fu all* Ambafciatore Vinetiano data occafione di valerfi, peroche quantunque haveife egli feguita la Regina a Cambrai, nondimeno trattenevafi per lo più a San Quintino alquanti miglia lontano , nè gli erano communicati i particolari più importanti , ò più veri di quella trattatione . Per le qual cofe cominciò il Senato maggiormente a temere, che il Rè foife per conchiudere 1’ accordo per fe folo , non havuta alcuna confi-deratione de gli intereffi loro , nè de gli altri Collegati ; & chela promeffa fatta da lui, di non dovere venire fen-za di loro ad alcuna conchiulìone, foife ftata fatta , non con animo di attenderla, ma per dubbio, che i Collegati non lo preoccupaifero, & accommodando le cofe loro con Cefare , rendettero a lui 1’ accordo più difficile, e meno avantaggiofo . « Per tale rilpetco haveva il Rè fimilmente mandato il Vefcovo di Tarba a Vinetia a trattare delle particolari provifioni della guerra , dalla quale quanto più era con l’animo lontano , tanto cercava , per avantaggiarfi nella trattatione della pace, di farne credere il contrario . E poco dapoi Theodoro Triultio venuto a Vinetia pur per ordine del Rè , ricercò il Senato a dovere in mano di lui depofitare le città di Ravenna, & Cervia, fin tanto che fi ritrovafle in quello negotio qualche accommodamento„ affermando di fare ciò per difporre il Pontefice a dichia-rarfi, eifendo cola di grandilfimo momento haverlo favorevole , dovendo egli venire in pedona in Italia . Alle quali inftantie era rifpotto ; quanto alla venuta fua, non effere in alcun conto per mancarli la Republica di quegli ajuti, che gli erano molte volte hormai flati promef-fi ; anzi per darne di ciò più chiaro fegno , fi contentali n 2 reb- 1529 Soffitti dii Senato fe il l{ì di trancia. Tnflan\e fatte daI alienate. Hifpfifla del Senato {irta la tenuta de!