A VINETIANA LIB. IIII. 313 regno ficure dall* impeto dell' armi Turchefche , ha- 1521 vendo Solimano lafciate l'arteglierie , & parte dell’ ap- p^aZi. parato militare in Ungheria con certa rifolutione di grado, e rti ritornarvi , com’ egli iteifo fece dire da un fuo Chiaus mandato a Vinetia a dar conto di quella vittoria, per debellare quel regno . Seguì a quello tempo con uni-verfale difpiacere di tutta la città la morte del Doge Morte dei Loredano , il quale con laude di fomma prudenza have- ^e0Lffre' va per fpatio di venti anni governata la Republica & con la coilanza dell’animo fuo invitto, foitenendole fpe- SueloJ,‘ ranze de gli altri, haveva fuperata la malignità della fortuna , & ridotta la città , & lo flato in quiete, & fi-curtà. Fù quelli huomo di grande ingegno, & perfpica-cità naturale, & di molta ifperienza delle cofe del mondo , havendo fpefa tutta la fua prima gioventù in perpetue navigationi, & gli anni più maturi ne’ maneggi più importanti delle cofe publiche , elfercitando dentro , & fuori i primi magiftrati della Republica . Morì di età quafi di novant’ anni , havendo fempre fin’ allhora ritenuta molta vivacità di fpirito, benche il corpo foife fpelfo da diver-fe infermità travagliato ; fù lodato da Andrea Navagiero , & con molta pompa fepolto nella chiefa di Santi Giovanni & Paolo. Fù in luogo del Loredano effaltato a quella luprema dignità nella Republica Antonio Grima-no , padre di Domenico Cardinale, huomo chiaro per le letto Doge molte ricchezze, & per gli honori confeguiti nella Re-publica ; ma che haveva più volte provata la profpera, & l’adverfa fortuna; & che ultimamente era flato ritornato alla patria da un lungo elfilio di molti anni, al quale tioni-era flato condannato, perche elfendo egli Generale di mare non haveife bene ufata 1’ occafione di combattere, & vincere prelfo a Lepanto Tarmata Turchefca. Prefe dunque il Grimano T amminiftratione del Pren-cipato, ritrovandofi, come s è veduto per la narratione delle cofe palfate, la Republica in pace, & tranquilità ; ma eifendo già fparfi tali femi di difcordie, & di guerre tra Prencipi , che fi poteva dubitare , che folfero per par-