VINETIANA LÍB. Ili 259 maravigliofamente la città , & ne fece molta fefta , già 1516 cominciando a prendere da tale fucceifo migliori Iperan-ze di dover por fine alla guerra. Era la città di Brefcia in ogni tempo fiata a’Vinetiani cariiìima, & gratifììma, per il numero de gli habitatori , & per la fertilità de’ campi molto ricca, & abbondante, predava molto utile, & ornamento al dominio Vinetiano ; & ancora, perche quei nobili, & popolari governati con modefiiflìmo imperio erano fideliffimi riputati , & amantiiììmi della República. Però ne refe il Senato molte grafie al Rè di Fran- cbtpmñ eia, perche le fue genti prontamente adoperandofi in loro grafie al 8Ì ajuto, foifero fiate di grandiffimo giovamento ad acquiila- *raneeie* > re quella città; nel che come havevano i fuoi capitani di-moftrata fingolar virtù , che in ogni tempo farebbe da loro effaltata, cofi conofcevano non picciola parte di gloria effere*paffata nel m^defimo Rè, & non poco eifere accresciuti i meriti di lui verío la República. Furono parimente fcritte lettere a Lotrecco , con le quali laudata molto la diligenza, & la fede di lui, era eifortato, & accefo a dover prender 1’ occaftone , che op-portuniffima fe gli offeriva d’altri profperi fucceffi . Poi-che vedevafi già rifvegliata la fortuna della República , rie- tand ' 0 in-cordavafegli, che fe 1’ efferato , nel quale già fi fcuopriva f^dm-grande inclinatione , & defiderio di prender queil’ impre- r<>na-fa , foffe fenza dimora condotto fotto alle mura di Verona , poterfi quafi ficuramente promettere 1’ acquiito di quella città : onde ri marrebbe tutta la guerra con profperità terminata : ISLon poterjì da luì far cofa , nè dì maggior gloria al fuo nome , nè al fuo Rè di maggior commodo dì cmef a poiché certijfima cofa era , quando la República Vìnetiana fofse alla prijltna fua grandezza ritornata , <& ciò ottenefse principalmente per ajuto, & benefìcio de' Francefi, dovere i imperio loro in Italia rimanere per molti anni confermato , con particolare , (¿f immortale gloria di lui , del Li- quale efsendo fi egli in ogni tempo mo(irato avi-dìfftmo non haveva da imitare altri che fe medefimo, & qua fi feco fiefsó contra fiare del primo honor e della guerra.