*537 i( ne r tu dono gratti a Eie. Solimano perì non re-Jia di mole-Jiarli in altre parti . Ajfediando Napoli , & blalvafia . tìàpc’i deferiti* . 706 DELL’ HISTORIA ftargli con l’armata foccorfo, la fperanza della Tua difefa rimaneva folo nella fortezza del tito, & nella virtù de’ defenfori. Anzi pareva , che la Republica , & quella fortezza particolarmente havefle per 1* avvenire ad acquiftarne non poco di riputatione da quella cofi preila partita de’ Turchi, foliti per lo più a non dipartirti dall’imprefe , fe non vittoriofi. A così mifera età fiamo giunti, che il non perdere con tali nemici viene riputata una fpecie di vittoria . Però fi refero di ciò gratie a Dio , cantandoti in Vinetia per tutti i tempii con molta devotione meife, & falmi , facendoti folenni proceifioni & dandoti nel pu-blico, & nel privato molte elemotine a’ poveri monailerii, & ad altri luoghi pii della città. Ma Solimano , cercando di tenere in più parti travagliate le cofe de’ Vinetiani, haveva nell’ ifteffo tempo comandato a Caltin Sanghiacco della Morea , che, raccolti i foldati de’ luoghi vicini, ti ponete all’ afiedio di Napo- li di Romania , & di Malvatia . Haveva la Republica dominato a molte delle terre principali della Morea, paefe fertiliffimo , & fopra ogni altro della Grecia chiaro per lo numero, & per la virtù de gli habitatori , & che a' Vinetiani era grandemente opportuno per li molti porti, che vi iono, iìcuri ricetti de’loro navigli. Ma havendo nella precedente guerra Turchefca , fatta con Bajafette Ottomano , avo di quello Solimano, perduto Modone, & Corone, riteneva ancora queile due terre , poile in tito fortiflìmo, & habitate da gente molto affettionata al nome Vinetiano . E Napoli pollo in capo d’ un picciolo promontorio, il quale spingendoti fuori del terreno fà un grande, & ficuro porto, & è in modo tituato alla marina, che da tre parti viene bagnato dal mare, & da quella, che rifguarda alla terra, hà un’alta , & molto difficile afcefa del monte detto Palamide : talché altra ilrada non refta per condurti alla città, che una molto anguila , polla tra la colla del monte, & la marina ; & di fuori fono in ogni parte le rive coti alte , & dirupate, che è levata alle galee la commodità di battere le mura , ò di sbar-