4 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo I. Azara,1 riferisce parimenti, per ciascuno dei suoi 19 « papabili », se egli sia o meno partigiano dei gesuiti.2 Da parte francese, il segretario di ambasciata De la Houze aveva già spedito, il 24 febbraio 1764, una lista dei cardinali coll’indicazione di quelli da favorirsi.3 Lo stesso fece l’inviato francese Aubeterre nell’agosto 1765, dopo il nuovo attacco della malattia del papa.4 Secondo l’inviato, i cardinali Rezzonico, Castelli, De Rossi, Antonelli, Bonaccorsi sono da escludersi senz’altro; sono invece da prendersi in considerazione dal punto di vista francese i cardinali Galli, Conti, Durini e Ganganelli. 6 Alcune settimane più tardi lo stesso Aubeterre 6 e l’inviato napoletano Orsini ritenevano che, allo scopo di produrre la necessaria impressione, fosse indicato un passo comune e una dichiarazione pubblica al conclave: a questo modo, essi pensavano, si sarebbe potuto radunare un certo numero di cardinali e influire sul conclave. In questa dichiarazione pubblica non si sarebbe, secondo le indicazioni date dall’Aubeterre, fatta menzione dei gesuiti: si sarebbe dovuto dare assicurazione che le potenze si preoccupavano unicamente del bene della Chiesa e che non pensavano affatto a imporle un Papa, ma che non volevano che il Papa fosse eletto senza di esse. Già prima, in una riunione degli ambasciatori, si era stabilito che le tre potenze borboniche avrebbero proceduto in comune e ci si era impegnati al più assoluto segreto. Una grande eccitazione produssero tra gli inviati le voci che giunsero di pretesi piani degli Zelanti. Si raccontava che, per assicurare la tiara a uno dei loro, essi avessero l’intenzione di giungere all’elezione definitiva nel conclave ancor prima dell’arrivo dei cardinali stranieri. L’Aubeterre, informato di queste voci dall’Orsini, pensava di rivolgere al conclave una protesta sotto-scritta da tutti gli ambasciatori borbonici, dichiarante che nè Francia nè Spagna avrebbero riconosciuto un Papa che fosse stato eletto prima dell’arrivo dei loro rispettivi cardinali. I propositi dell’Orsini erano più miti: egli pensava che la semplice promessa di aspettare l’arrivo degli elettori stranieri fosse sufficiente, almeno in via preliminare; anche il Roehechouart, dopo 1 * Azara a Grimaldi, 12 settembre 1766, Archivio di Simanca s , Estado 5012; * Tanucci a Centomani, 7 giugno 1766, ibid. 5997. 2 * « Piano per il Conclave », 14 ottobre 1765. Archivio di Stato di Napoli, Carte Farnesiane 1554. Vi si dice del Cardinal Ferroni: « Trasportato per li Gesuiti non potrà esser accetto alle corone ». Del cardinale Stoppani: « Non è affezionato nè contrario ai Gesuiti ». Al Cardinal Serbelloni si rimproverava: « Sommamente è attaccato ai Gesuiti ». 3 Tiieiner, Histoire I 167 s. 4 A Praslin, 28 agosto 1765, ibid. 169 s. 5 Ibid. * A Praslin, 18 settembre 1765, ibid. 170.