24 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo I. Si trattava dunque di trovare un uo mo che avesse la duttilità richiesta; ma ciò si presentava alquanto difficile. Se anche l’affermazione di un foglio del tempo, che cioè ogni cardinale, in palese o in segreto fosse intinto di pece gesuitica, sia da considerarsi esagerata, 1 tuttavia la Compagnia di Gesù aveva in realtà nel Sacro Collegio molti protettori zelanti e ben pochi avversari.2 « Tra i porporati se ne trova a stento uno che non sia loro devoto o addirittura non ne dipenda » scrive l’ex-ambasciatore Roda.3 E il Bernis scriveva, una settimana dopo il suo ingresso in conclave: « È agevole prevedere le difficoltà delle trattative che si svolgeranno in un teatro nel quale tre quarti degli attori non sono per noi ».4 Tra 43 cardinali, quanti ne contava il conclave il 25 aprile, l’Aubeterre ne riscontrava 25 che si sarebbero dovuti escludere palesemente o per vie traverse a causa della loro eccessiva parzialità per i gesuiti.5 Che i governi si rendessero conto di siffatte difficoltà risulta dalle istruzioni da essi rivolte ai loro inviati a Roma intorno al modo di influire sul conclave. A Parigi ci si proponeva di lasciare l'iniziativa alla Spagna, come del resto lo Choiseul fece dichiarare espressamente al proprio inviato a Madrid.6 L’istruzione consegnata ai cardinali Luynes e Bemis insiste sul mantenimento del punto di vista fino allora adottato nei riguardi della questione di Parma; ciò che, per il momento stava più a cuore alla Francia era l’assicurazione del possesso di Avignone e del Venassino. Per la prossima elezione il punto fondamentale doveva essere: anzitutto, non un secondo Clemente XIII. Pertanto dovevano escludersi Torrigiani, Boschi, Buonaccorsi, Castelli; occorreva alla navicella di San Pietro un pilota abbastanza illuminato per comprendere che bisognava navigare pienamente di conserva coi principi cattolici, abbastanza saggio per evitare i passi inconsiderati di uno zelo malaccorto, abbastanza intelligente per sapere regolare la propria condotta secondo i dettami della moderazione, dell’accorgimento, della mitezza. E poiché la Spagna desiderava come Papa l’arcivescovo di Napoli, Sersale, anche il re di Francia era disposto a far valere tutto il proprio prestigio per realizzare 1 * « Foglio di nuove », 21 marzo, Archivio di Stato di Napoli, C. Farnes. 1473. a Theixer, Hist. I 153. 3 * A Grimaldi, 23 febbraio, Archivio di Simancas, Estado 5012. 4 Ravignan I 240. 5 Ibid. * « Me dicen que se han descubierto en al Conclave 33 Cardenales jesuítas: si es así, ¿ por qual milagro escaparemos a que sea uno de ellos Papa ? » Du Tillot ad Azara, 15 aprile, Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma, Exped. « Parma ». * * Choiseul a Ossun, 21 febbraio, ibid. Reales Órdenes 49.