Il Papa assicura di nuovo Carlo III della sua promessa, 145 ohe, non avendo mai dubitato della sincerità di Sua Santità, non gli aveva mai ricordato direttamente le promesse fatte, ma ora si desiderava una rapida soluzione, per affrettare la quale egli offriva ogni aiuto possibile.1 Dopo il ritorno da Castel Gandolfo, Clemente evitò da principio di ricevere Azpuru e Bernis;2 quando finalmente ebbero udienza, ricevettero accoglienze così liete, che l’Azpuru scriveva l’8 novembre di ritenere molto prossima la fine dei gesuiti.3 II 14 novembre il Papa scrisse a Carlo III che Sua Maestà avrebbe avuto soltanto da aspettare un poco, e poi i suoi desideri sarebbero stati interamente adempiuti.4 Ma proprio allora il pericolo di una guerra coll’Inghilterra distraeva l'attenzione del gabinetto di Madrid dalla questione dei gesuiti.® Tanto più facile riuscì a Clemente XIY di continuare a tener sospesi gli ambasciatori. Da un lato faceva loro notare che gli toccava compiere un faticoso lavoro di mosaico,6 dall'altro prese alcune misure che avrebbero dovuto attestare il suo atteggiamento antigesuitico. Così fece impartire ai gesuiti espulsi da Napoli l’ordine segreto di ritirarsi dai confini verso l’interno dello Stato della Chiesa, e alla domanda rivoltagli dai vescovi, se quegli infelici potessero essere impiegati in cura d’anime, rispose negativamente. Tra poco, disse al Bernis, avrebbe fatto anche di più.7 1 * Carlo III a Clemente XIV, datata da S. Lorenzo, 16 ottobre 1770, ibid. L’* Azpuru l’8 novembre 1770 annuncia la consegna della lettera al Papa, ibid. Carlo III aveva fatto fare pressioni indirette per mezzo del proprio ambasciatore: il 4 settembre 1770 il * Grimaldi incaricava l’Azpuru di insistere per la conclusione del motuproprio e del piano, perché non pochi credevano 'lue el Rey se ha entibiado en el empeño que manifestó al principio en lo que toca a la extinción », mentre ciò era falso: continuasse dunque a insistere. Tuttavia il * 12 settembre rammentava all’Azpuru che non si doveva costringere il Papa; le minacce non avrebbero fatto altro che peggiorare la situazione. Ibid. 2 * Azpuru a Grimaldi, Io novembre 1770, ibid. 3 * Lo stesso allo stesso, 8 novembre 1770, ibid. L’Orsiui, che allora insisteva presso il Papa, si sentì rispondere da questo che non poteva dirgli in quali ostacoli si fosse incontrato. * Orsini a Tanucci, 13 novembre 1770, ibid. 4 * Clemente XIV a Carlo III, 14 novembre 1770, ibid. 5 Masson 168 s. 6 * Orsini a Tanucci, 21 novembre 1770 (Archivio di Simancas, Estado 5087): « Fui alla udienza ieri mattina e non lasciai di opportunamente insistere per la soppressione della Compagnia di Gesù. Il Papa mi rispose: Noi manterremo quel che abbiamo promesso, dobbiamo far il quadro, ma essendo lavoro di mosaico, uniamo tutte le pietre per comporlo, ed a questo n applichiamo e continueremo ad applicarci; e senza altro dirmi sul proposto, cangiò discorso ». 7 * Bernis ad Azpuru, 18 dicembre 1770: « Le Pape a dit hier soir au card, de Bernis qu’il avait donné ordre à tous les Jésuites renvoyés du royaume de Naples et qui étaient restés sur les confins de ce royaume ou dans les villes maritimes, de rentrer dans l’intérieur de l’État Ecclésiastique. Les évêques qui ont écrit à Sa pour savoir s’ils pouvaient employer les susdits reli- Pastor, Storia dei Papi, XVI, 2. 10