Il Pombal ottiene nuove concessioni. 99 prio attaccamento alla Santa Sede, il Conti si abbandonò alle più vaste speranze per il ristabilimento della concordia tra Lisbona e Roma.1 Nemmeno in seguito si accorse di quali fini perseguisse il governo portoghese: « Le attenzioni che mi dimostra il Pombal sono incredibili » scriveva nel suo rapporto del 28 luglio 1772 « la sua cordialità mi obbliga alla riconoscenza più sincera ».2 Ma di risultati positivi, nei quali si sarebbe dovuta manifestare la simpatia del ministro, vi era ben poca traccia. Un certo progresso vi era tuttavia nel fatto che già da un anno il re aveva fatto spedire a tutti i vescovi del regno una circolare nella quale li invitava a ristabilire nei loro mandati la formula già in uso dopo il titolo episcopale: et Sedi* Apostolica« gratta, nonché a versare come prima al tribunale della nunziatura le tasse per dispense percepite nell’intervallo dalle curie vescovili.3 Con tanto maggior buona volontà il Papa adempì ai voti del governo per le nomine dei vescovi,4 in cui si trattava quasi sempre di compensi a cortigiani. Il nunzio fu guadagnato alla causa governativa per mezzo della nomina di due suoi impiegati di nazionalità portoghese. 5 A Roma sorgeva di tanto in tanto qualche sospetto a causa deH’intimità del Conti col Pombal,8 ma presto ci si tranquillizzava considerando che effettivamente il Pombal era il padrone a Lisbona, e tale rimaneva nonostante il visibile peggioramento della sua salute, cominciato a principio del 1772.7 Egli aveva persuaso il re, bene intenzionato ma debole, che i gesuiti avevano impedito fino allora l’accordo colla Santa Sede e che lui solo, Pombal, era in grado di mantenere le buone relazioni ora ristabilite.8 Clemente XIV, venuto su dal convento e privo di esperienza del mondo, non era uomo da tener testa nemmeno lontanamente all’astuzia del Pombal: egli continuava a sperare in una pace onorevole, mentre l’accorto uomo di Stato tendeva unicamente a produrre l’apparenza di questa, e a ottenere in realtà quante più concessioni fosse possibile. Tra queste figura anche la riconferma nell'autunno del 1771 della Bolla per la crociata, la quale rendeva al governo due milioni di fiorini, di cui soli 18.000 andavano alla Curia Romana.9 Delle altre Bolle pontificie, osserva lo storico della 1 * Lo stesso allo stesso, 27 novembre 1770, ibid. 119. 2 * Lo stesso allo stesso, 28 luglio 1772, ibid. 119 A. 3 Theister, Eist. II 83. 4 * Conti a Pallavicini, 14 gennaio 1772, loc. cit. 118. 6 * Lo stesso allo stesso, 28 luglio 1772, ibid. 119 A. 6 Cherubini, Nunziat. Lusit. II, ibid. 148. 7 * Conti a Pallavicini, 3 febbraio 1772, ibid. 119. 8 * Cherubini, loc. cit. * Duhr, Pombal 141.