Cause influenti sulla salute del Papa . 397 I tumulti popolari che scoppiarono la notte di Natale e durarono fino al Capodanno 1774 suscitarono nuovamente la sua paura e la sua eccitazio ne.1 Clemente XIY attribuiva i disordini ai gesuiti, ma la vera causa stava nel malcontento per il suo governo; tutti erano scontenti; soddisfatti erano soltanto gli inviati borbonici. Se pure si riuscì, con qualche punizione esemplare, a ricondurre la calma, Clemente XIY aveva perduto ormai ogni fiducia e si credeva minacciato nella maniera più seria.2 La sua eccitazione veniva aumentata dalle continue profezie sulla sua morte,3 dalla scissione in seno alla congregazione cardinalizia,4 dall’ atteggiamento della Francia nella questione dei gesuiti e dalla protezione che i gesuiti trovavano in Prussia e in Russia.5 Oltre a queste cause, le quali avevano un effetto molto sfavorevole sulle condizioni fisiche del vecchio Papa, il Bernis rileva il differimento della restituzione di Avignone, che era stata pubblicata prematuramente, e il contegno di Napoli riguardo a Bene-vento; il dispetto per questi fatti aveva un effetto tanto più dannoso in quanto il Papa si sforzava di tenerlo nascosto.8 Ciò gli riuscì così bene, che si credeva generalmente che la salute del Papa non lasciasse nulla a desiderare. Per confermare i Romani in tale opinione, il 10 aprile 1774 Clemente XIY si recò come di consueto alla Minerva per la distribuzione delle doti alle fanciulle povere. A piazza Venezia fu sorpreso da un acquazzone improvviso; mentre sette cardinali e la maggior parte del seguito scapparono, il Papa continuò la sua strada e presenziò la cerimonia senza mutarsi d’abito, con tutto che fosse bagnato. Conseguenza di <*iò fu un raffreddore.7 Ma assai più grave fu la ricomparsa della Portogallo 183, loe. cit. Lo stesso fa il Moñino nelle sue * relazioni del 28 ottobre, 4, 11 e 25 novembre, 2, 9, 16 23, e 30 dicembre 1773 al Grimaldi, Ar -c li i v i o d e 11 ’ A m b a s c i a t a di Spagna a Roma. 1 Masson 291. 2 Ibid. 3 II Moñino trasmette al Grimaldi, il 5 marzo 1774, un * estratto di siffatte « falsas profecías que han esparcido los Terciarios Jesuítas ». Archivio di Simancas, Estado 5048. Il Brunati * riferisce il 24 luglio 1774 che i profeti di sciagure e i visionari sono diventati a Roma una vera epidemia. Se ne arrestavano e imprigionavano in gran quantità. « Poco manca che non risorgono le sibille e gli antichi oracoli ». Archivio di Stato di Vienna. 4 * Moñino a Grimaldi, 17 febbraio 1774, Archivio di Simancas, Estado 4986; * Tiepolo al doge, 19 febbraio 1774, Archivio di Stato di Venezia, Ambasciatore Roma 291. 5 Ciò inquietò moltissimo anche il Tanucci; vedi * Tanucci ad Azara, 26 marzo 1774, Archivio di Simancas, Estado 6022. 6 Masson 286. 7 Relazione in Arch. stor. ital. 5a serie XX 385 e le relazioni in Masson 291, dove tuttavia, come in Theinek, Ilist. II 508, l’incidente è posto erro-