230 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo V. L’atteggiamento del Tanucci, che voleva a ogni costo conservare Benevento, procurò le più gravi difficoltà, come già ne aveva procurate per l’innanzi. Le sue manovre e i suoi raggiri suscitavano l’irritazione del Mofiino.1 Dopo che il Tanucci ebbe tentato invano di indurre la Francia a trattenere Avignone, egli si sforzò di diffondere l’opinione che la Spagna non desiderasse la restituzione dei territori pontifici.2 Ciò non corrispondeva punto alla realtà. Carlo III diresse anzi una lettera così risoluta al re di Napoli a proposito di Bene-vento, che colà si fu costretti a cedere. Ma il Tanucci tentò allora di procurare a Napoli vantaggi particolari, specialmente riguardo ai diritti su Castro.3 Il 23 agosto l’Orsini lesse al Papa una lettera del Tanucci, secondo la quale il re di Napoli, per attestare la sua riconoscenza al Papa per la soppressione dei gesuiti, consentiva a cedere Benevento e Pontecorvo, riservando tuttavia i suoi diritti su questi territori, come pure su Castro e Bonciglione. Clemente XIV rimase dolorosamente sorpreso e dichiarò che la questione della restituzione doveva prima essere concertata con Francia e Spagna. Al tempo stesso rilevò che la restituzione non avrebbe dovuto apparire quale prezzo della soppressione dei gesuiti.4 Ciò che l’Orsini, d’incarico del Tanucci, dichiarò in quell’occasione, ossia che il Moñino era d’accordo, non rispondeva a verità. Al pari del Grimaldi,6 l’ambasciatore spagnolo disapprovava il goffo procedere del Tanucci6 non meno che la pretesa del gabinetto di Parigi di regolare in precedenza vecchie controversie esistenti per interessi materiali comiessi con Avignone.7 Partendo 1 II 5 agosto 1773 il Moñino rileva nella sua * lettera al Grimaldi le contraddizioni del Tanucci, che vorrebbe conservare Benevento, ma viceversa ha scrupolo « de que se usasse del medio de la retención . . . para obtener la supresión ». In una seconda * lettera al Grimaldi, in pari data, il Moñino deplora la costante ambiguità del Tanucci nella questione della restituzione. Archivio d e 11 ’ A m b a s c i a t a di Spagna a Boma. 2 * Tanucci a Caracciolo, 7 agosto 1773, ibid. 3 * Tanucci a Moñino, 31 luglio e 14 agosto 1773, Archivio di Simancas, Estado 6021; Masson 231. Cfr. sopra p. 214, n. 3. 1 * Tanucci a Orsini, 21 agosto 1773, * a Grimaldi, 24 agosto, * a Carlo III» parimenti il 24 agosto 1773, Archivio di Simancas, Estado 6021, 6106 e 6021; Masson 232. 5 In una * lettera a Moñino del 31 agosto 1773 il Grimaldi rileva che agli occhi del mondo la restituzione non deve apparire un compenso per la restituzione. Archivio dell’Ambasciata di Spagna a K o m a . Cfr. anche * Grimaldi ad Aranda, 27 settembre 1773, dove è detto che dopo la soppressione deve ora aver luogo anche la restituzione, ma che occorre « que no parezca ser un medio de pagar la providencia de la extinción o que el Santo Padre la haya exijido como condicion precisa: pues de elio resultaría poco honor a Su Santidad y a los mismos soberanos ». Archivio di Simancas, Estado 4590. 6 * Moñino a Tanucci, 17 e 18 agosto 1773, ibid., Estado 5233. 7 Moñino a Grimaldi, 30 dicembre 1773, ibid.