72 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo II. per la. proibizione del catechismo di Mesangui.1 Non sarà dunque in minima considerazione ».2 II contegno del Ganganelli nella questione del catechismo di. Mósenguy costituì una grave delusione per il cardinale antigesuita Spinelli, che avea promosso la nomina di fra Lorenzo perchè dalle espressioni di questo aveva creduto di ravvisare in lui un compagno di fede. Ancora più grave delusione ebbe a soifrire lo Spinelli nelle trattative per la beatificazione del Palafox, l’avversario dei gesuiti, che la Spagna perseguiva con tutte le forze. Il Ganganelli riuscì di farsi nominare « ponente » nelle trattative suddette, ma non mandò affatto innanzi la pratica, anzi sollevò tanti e tali incidenti formali, da impedirle di procedere oltre.3 D’altra parte Clemente XIII dovette riconoscere di essersi ingannato se credeva, colla nomina del Ganganelli, di aver chiamato nel Sacro Collegio un gesuita in veste di francescano,4 poiché costui, quando gli fu possibile, ostacolò la sua politica ecclesiastica. Biasimò apertamente come dannosa l’attitudine del Segretario di stato Torrigiani di fronte alle corti, e fu l’unico a opporsi al prelevamento di fondi dal tesoro di Sisto V.5 Il Papa dovette sentirsi profondamente offeso che il Ganganelli stesse dalla parte del duca di Parma e scrivesse una difesa di lui contro il Breve papale, che poi trasmise all’ambasciatore di Francia.6 Se anche Clemente XIII probabilmente non venne a conoscenza delle relazioni segrete del Ganganelli col duca di Parma,7 tuttavia 1 Ossia il catechismo giansenista di Mésenguy (vedi voi. XVI 1, 743 ss.). [N. d. t.]. 1 * » Piano per il Conclave», datato 14 ottobre 1765 (vedi sopra p. 4, n. 2). La nota informativa aggiunge che i francescani, dopo la morte del cardinale Sciarra, desideravano come protettore il Chigi, escludendo il loro confratello Ganganelli. 3 * Centomani a Tanucci, 7 maggio 1771, Archivio di Stato di Napoli. Cfr. voi. XVI 1, 1036. 4 Cordara, De suppressione 154. 5 * « Egli si è mostrato sempre contrario al passato governo biasimando la nociva condotta del card. Torrigiani nelle brighe prese colle corti cattoliche e fu egli l’unico che si oppose all’estrazione di denaro fatta dal tesoro di Sisto V in occasione di carestia e di altre emergenze ». Kaunitz a Colloredo, 20 maggio 1769, Archivio di Stato di Vienna. 6 * Azpuru a Grimaldi, 23 giugno 1768 (Archivio di Simancas, Est., Ley 5222); « Dias pasados acusó [il Cardinal nepote] a su hermano Msgr. Mayordomo de traidor a la S. Sede; al card. Xegroni de coligado con las Cortes, especialmente con esa, atribuiendo a esta causa, y su oficiosidad, el liaverse retractado su acusación; al card. Ganganelli tener trabajado un voto, o dictamen theologico reprobativo del Breve contra Parma, y suministrado al embaxador de Francia las especies, que dixo al Papa, en su ultima audiencia acerca de la excomunión declarada en dicho Breve ». 7 Queste risultano evidenti da una * lettera del Du Tillot all’Azpuru dell’ll dicembre 1768, in cui è detto: « He presentado al Sor Infante la carta del em. card. Ganganelli. S. A. R. lia agradecido esta serie de las atenciones