Diffidenza di Monino. 189 messa avanti dal Papa, la quale consisteva nel non poter egli tenere un concistoro per la soppressione, poiché tutti i cardinali, eccettuati il York, il Marefoschi e un altro, erano contrari a questa misura, o per lo meno poco sicuri.1 Quando Clemente XIV fu tornato a Roma a fine ottobre, il Monino scrisse al Grimaldi che, sebbene Sua Santità non amasse i gesuiti, vi era qualcuno che lo tratteneva dal compiere il passo estremo, fosse questi il Buontempi o i partigiani dei gesuiti; se il Papa, nonostante l’assicurazione data al duca d’Arcos, avesse dovuto indugiare oltre il mese di novembre, sarebbe stato necessario che il governo di Napoli esercitasse una pressione decisiva mediante l’occupazione di Castro e Ronciglione.2 Quanto fosse grande la diffidenza del Monino verso il Buontempi appare dal suo rapporto del 5 novembre al Grimaldi, in cui egli informa di aver consigliato l’Almada di minacciare il Buontempi. « A un uomo siffatto bisogna sempre far presenti due cose: la riconoscenza e il castigo: egli merita piuttosto quest’ultimo, e perciò si debbono tener gli occhi aperti, per vedere se ci aiuta o no in questa faccenda ».3 Le informazioni che il Monino ebbe dal Macedonio lo confermarono nell’opinione che Clemente non avrebbe matenuto la promessa. « Ma non mi perdo di coraggio - scriveva tuttavia al Grimaldi - il Papa è vincolato ».4 Il Tanucci scrisse in quel tempo che il Mollino era l’unico uomo capace di trattare a Roma.5 E in realtà egli non indietreggiava dinnanzi ad alcun mezzo, fosse questo la corruzione dei confidenti del Papa o le minacce al Capo della Chiesa. Risoluto a tentare l’estremo colpo, si recò l’8 novembre a un’udienza che aveva dovuto quasi strappare a forza. Cominciò col consegnare la lettera di Carlo III del 13 ottobre, con una traduzione italiana, e produsse anche l’istruzione del Grimaldi del 29 settembre, che 1 * Monino a Grimaldi, 20 ottobre 1772, Archivio di Simanca s ; cfr. Duhr, Aufhebung 448. 2 * Monino a Grimaldi, 29 ottobre 1772, loc. cit.; Cfr. Danvila t Collabo III 488. Nella * lettera al Grimaldi del 20 ottobre 1772 (vedi nota precedente) dice che tutto è combinato con Napoli per il caso di un inganno da parte del Papa. Il Fuentes aveva già proposto nell’estate di costringere il Papa alla soppressione coll’occupazione di Castro e colla pubblicazione delle sue lettere a Carlo III; vedi * Grimaldi a Fuentes, Archivio di S i m a n c a s , Estado 5039. 3 Duhr, Aufhebung 451. 4 * Monino a Grimaldi, 5 novembre 1772, Archivio d eli’A m-basciata di Spagna a Roma. 5 * a Monino per me finora è l’unico spagnuolo che sia capace di trattar negozi in Roma ». Tanucci a Fogliano, 21 ottobre 1772, Archivio di Simancas, Estado 6019.