S’invoca l’aiuto del Papa. 299 Il governo polacco si rivolse ripetutamente al Durini perchè informasse la Curia del contegno contrario al diritto che le truppe straniere tenevano in territorio polacco e provocasse un intervento delle potenze neutrali.1 Dopo la consegna a Varsavia della nota sulla spartizione, il re Stanislao invocò personalmente, il 23 settembre, l’aiuto del Papa;2 alcuni giorni dopo ringraziava per l’autografo papale portatogli dal Garampi.3 Il nunzio Garampi aveva condotto a Vienna delle trattative coi due Imperatori e col Kaunitz, ma non potè peraltro impedire la marcia delle truppe austriache in Polonia, avvenuta sotto il pretesto di ristabilire l’ordine e di far valere certi antichi diritti della corona ungherese.4 Egli lasciò la capitale austriaca senza alcun successo apparente e fu accolto tanto più cordialmente alla corte polacca, dove consegnò varie lettere del Papa per il Re, i vescovi e i magnati del regno, contenenti esortazioni e raccomandazioni. 5 Alla partenza del Durini dalla sua residenza di Varsavia, il re chiese al Papa la sua promozione a cardinale,6 indennizzo postumo dei dispiaceri del suo soggiorno polacco. commissioni ai ministri residenti in Vienna e in Pietroburgo per mitigare la sorte del cattolicismo e della religione, esposta a gravissimi pericoli. . . Quanto alla S<* Sua, non ha egli trascurato di far prima d’ora direttamente colle Loro Imperiali tutte quelle parti che incombevano all’apostolico suo ministero e che poteva meritare un oggetto di tanta importanza; ma per fare altrettanto con quei sovrani, che non sono nella nostra santa comunione, egli non può valersi di altro mezzo che della efficace interposizione dei principi cattolici et principalmente di Sua M<* Christ"'11, a cui, come a primogenito della Chiesa, non può non esser grata ed accettata qualunque occasione che gli si presenti di segnalarsi in di lei sostegno e difesa ». Cifra all’Ab. Riva a Parigi, 9 giugno 1773, ibid. 461, f. 308 s. Cfr. * Cifre dell’8 luglio 1772, ibid. 455 B, nonché del 27 settembre e del 17 marzo 1773, inoltre a Riva, 28 aprile 1773, ibid. 461. 1 Per esempio il 4 e 19 giugno e il 18 luglio 1772, in Theiner, Monumenta IV 2, 418 419 420. 2 Ibid. 424, e Theiner, Epist. 344 s. 3 II 26 settembre 1772, in Theiner, Monumenta IV 2, 425 ss. e Epist. 346 s. In pari data anche al Segretario di stato, in Theiner, Monumenta IV 2, 426. 4 Vedi la sua relazione del 15 giugno 1772, ibid. 449 s. Sui « diritti della corona sul regno di Galizia » vantati dall’Ungheria cfr. Smolka 19 s. 5 Nella prima udienza del 6 settembre 1772. Cfr. la sua relazione del 9 settembre, loc. cit. 455 s. I Brevi, in data 15 aprile 1772, si trovano in Theiner, Epist. 218 ss. Cfr. Theiner, Oesch. II 173. - Nemmeno durante il suo soggiorno a Varsavia il Garampi potè rinunziare alle sue propensioni scientifiche; così lavorò prima a una storia dei nunzi in Polonia fino al suo tempo, poi soprattutto a una storia degli episcopati polacchi. Vedi le testimonianze in Ciampi I 114s., II 109. 6 Theiner, Oesch. II 177. La lettera del re, in data 26 settembre 1772, in Monumenta, IV 2, 425.