13+ Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo III. porremo poi un tale piano alle sagge riflessioni della M. V. toccante la totale abolizione di questa società, e non passerà molto tempo dalla trasmissione che le faremo. Daremo ancora compimento ad altri affari, per i quali l’amatissimo Monsignor Azpuru, ministro plenipotenziario della M. V., è stato incaricato. Daremo in somma continue e sincere testimonianze della Nostra benevolenza alla M. Y. ».1 Con questa formale e incondizionata promessa scritta Clemente XIV lasciava il sistema fino allora seguito delle dichiarazioni verbali non impegnative. Egli compiva così un passo decisivo nella via per cui si era messo nella questione dei gesuiti. Nel dicembre corse voce che egli stesse facendo preparare la soppressione da alcuni nemici dichiarati dei gesuiti, quali il Marefoschi, il Jacobini, vescovo di Veroli, e l’agostiniano Giorgi. Il Marefoschi avrebbe dovuto radunare i documenti occorrenti, per il quale scopo gli fu messo a disposizione, nel massimo segreto, l’archivio dell’Ambasciata di Spagna.2 II Papa fece anche affrettare la causa della beatificazione del Falafox. 3 Al Bernis e all’Azpuru vennero date nuovamente assicurazioni tranquillizzanti: il Papa chiedeva soltanto tempo, al qual proposito accennava all’atteggiamento non ancora del tutto chiaro della imperatrice Maria Teresa. 4 Lo Choiseul attribuì il più gran valore alla lettera a Carlo III: il Papa non avrebbe più potuto tirarsi indietro, essendo estrema-mente pericoloso mancar di parola a un sovrano quale il re di Spagna. 5 1 Theiner, Epist. 37. Il Masson (160, n. 3) pubblica dall’Archivio del Ministero degli Affari Esteri di Parigi la traduzione francese dell’originale italiano, [sopra testualmente riprodotto] nella quale la « benevolenza » è diventata « zèle et attachement » per il re. 2 ’Orsini a Tanucci, 5 dicembre 1769, Archivio di Stato di N a p o 1 i, Esteri-Roma 295/1040 e C. Farnes. 1474; * Cèntomani a Tanucci, 10 dicembre 1769 e * Orsini a Tanucci, 12 e 15 dicembre 1769. ibid. Cfr. anche * Azpuru a Grimaldi, 30 novembre e 14 dicembre 1769, Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma. Il Tanucci, in una * lettera al Losada del 23 gennaio 1770, è giubilante per la scelta del Marefoschi, « prelato dotto, onesto, savio e conoscitore della cabala Gesuitica e di altri ordini frateschi (Archivio di Si man e as, Estado 6011). 3 * Orsini a Tanucci, 12 dicembre 1769 (colla notizia, che Carlo III mandava al Papa tabacco, cacao e vaniglia) e * risposta del Tanucci, 16 dicembre (loc. cit.); cfr. * Azpuru a Grimaldi, 14 dicembre 1769, e * risposta del Grimaldi, 2 gennaio 1770, ibid. 1 * Azpuru a Grimaldi, 21 e 28 dicembre 1769, loc. cit. 5 Masson 161. In una * lettera del Grimaldi al Tanucci, del 9 dicembre 1769, è detto: « Il Papa ha promesso al re l’estinzione in iscritto, finora era stato di palabra » (Archivio di Simancas, Estado 6102). La lettera di ringraziamento di Cario III al Papa, del 16 dicembre 1769, in Theiner, Ilisl. I 540 s.; cfr. anche * Grimaldi a Fuentes, 1° gennaio 1770, loc. cit. Estado 5088.