234 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo V. di ingrandire il proprio possesso non è mai stata così grande in alcuno, come in essi la prontezza e la magnanimità di trasmetterci i diritti e la proprietà della Chiesa ». Delle loro risoluzioni vien detto partecipe il re Carlo di Spagna, che viene ricoperto delle più ampie lodi, al pari dell’infante di Parma. Ma non solo i principi ricevono i più alti elogi immaginabili per la loro pietà e saggezza, bensì anche gli inviati. La seconda parte del discorso annunzia le azioni di grazie ordinate dal Papa.1 Se Clemente XIY si era illuso che il suo discorso avrebbe prodotto una grande impressione, si era ingannato a partito. Tutti i rapporti sono concordi nel riferire che, ad eccezione dei cardinali Corsini e Marefoschi, tutti gli altri membri del Sacro Collegio accolsero il discorso « con un gelido silenzio ».2 Nemmeno in questa circostanza essi erano stati consultati, e ora facevano osservare che la restituzione era stata soltanto promessa, ma non ancora eseguita; inoltre supponevano l’esistenza di stipulazioni segrete, che avrebbero recato pregiudizio all’onore della Santa Sede.3 Finito il concistoro, il Papa si recò con un imponente corteo alla chiesa dei SS. Apostoli, dove fu intonato il Te Deum. Sulla facciata della basilica furono collocate due tronfie iscrizioni in onore di Clemente XIV,4 le quali, al pari dell’ampollosa allocuzione, 1 II testo dell’allocuzione, secondo una stampa del tempo, in Theiner, Epist. 283 ss. Cfr. Bull. Coni. V 678. Caratteristico per l’indole del Conti è quanto egli * scrisse il 22 febbraio 1774 al Pallavicini intorno all’allocuzione: « Niente si potrebbe immaginare di più eroico che l’espressivo ritratto fatto da N. S. della pietà dei sovrani, niente di più glorioso può augurarsi al trono pontificio che l’affettuosa concorrenza di tutti a celebrare il nome del Sommo Pastore dopo una epoca bastantemente equivoca sul punto della reciproca tranquillità ». Nunziat. di Portogallo 120, Archivio segreto pontificio. 2 * Centomani a Tanucci, 18 e 21 gennaio 1774, Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 1223: * Brunati a Colloredo, 22 gennaio 1774, Archivio di Stato di V i e n n a . Anche il Monino nel suo * rapporto del 20 gennaio 1774 al Grimaldi rileva la « insensibilidad » del Sacro Collegio e del popolo di fronte alla restituzione. Archivio di Simancas, Estado 4986. Il Tanucci * scrive al Losada il 25 gennaio 1774: « Fu notabile il silenzio e il niuno applauso dei cardinali infetti di scabbia Gesuitica eccettuati Corsini e Marefoschi », ibid. Estado 6022. 3 Vedi la * lettera del Centomani del 21 gennaio 1774 citata nella nota precedente. 4 Le iscrizioni nella basilica dei Ss. Apostoli erano del seguente tenore: « Clemens XIV P. 0. M. omnium virtutum exemplar et praemium; scientia-rum amplificator et custos; Regum conservator et vindex; Ecclesiasticorum patronus et iudex; Dilectae Christi Sponsae iura disciphnam candorem inte-gritatem inter maxima temporum morum legum discrimina ita servat atque tuetur ut nulli Pontificum Regum Principum secundus ubique locorum fulgeat sapientia piotate prudentia. - Clemens XIV P. M. ex inclita divi Francisci