406 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo IX. vano a diffondere ogni sorta di notizie favorevoli sul suo stato, le quali tuttavia non trovavano credito.1 Ogni orpellatura svanì, quando la mattina del 20 settembri venne l’ordine di compiere preghiere generali e di esporre il Santo Sacramento.2 Il giorno medesimo il Papa, nel quale era insorta febbre altissima e infiammazione intestinale, ricevette il viatico Avendo il Malvezzi ripetuto il tentativo di fargli pubblicare i cardinali in petto, Clemente gli rispose in tono eccitato di rammentarsi del suo benefattore, Benedetto XIY, il quale non avev; voluto nemmeno lui provvedere a una promozione sul letto di morte, benché allora vi fossero nel Sacro Collegio più vuoti che ora. Secondo un altro racconto Clemente XIY avrebbe detto di voler pensare soltanto alla salute della propria anima, della quale non voleva aggravare il pericolo.3 Clemente ricusò parimenti di disponi per testamento della propria eredità. Dopo aver ricevuto l’estremi unzione il 21 settembre a sera tarda, spirò l’anima il mattino seguente tra le sette e le otto.4 Alla morte fu presente soltanto il generale dei francescani Marzoni.6 Il cadavere, che aveva assunto immediatamente una tinta bluastra e nerastra, fu imbalsamato e portato in Vaticani fin dalla sera del 24 settembre, per essere esposto in San Pietro secondo il costume; ma era già così completamente disfatto, che si dovette coprirne il volto con una maschera. Eseguita la consueta ricognizione nella Cappella Paolina, si dovettero, per il terribile fetore, rinchiudere le spoglie mortali in una cassa di cipresso, che fu esposta in San Pietro dal 25 al 26, giorno dell’inumazione.6 1 Vedi ne>H'Appendice ni. 11 g h le * relazioni del Centomani del 16 e 23 settembre 1774. 2 * Relazione del Centomani al Tanucci del 23 settembre 1774, loc. cit.; relazione dell’inviato di Lucca del 21 e 24 settembre 1774, loc. cit. 388 s. 3 Vedi neM'Appendice no. 11 h la * relazione del Centomani del 23 settembre 1774, Cfr. * Tiepolo al doge, 22 e 24 settembre 1774; Archivio di Stato di Venezia, loc. cit. e Bernis in Theiner, Hist. II 513 s. Nella relazione dell’inviato di Lucca del 24 settembre 1774 la risposta suona: « Che nelle circostanze in cui trovavasi aveva da attendere agli affari della sua anima, la quale non voleva maggiormente aggravare ». Loc. cit. 389. 4 Acta consist. in Theiner, Hist. II 516. 6 * « Il generale Marzoni assistette S. Stà fino alla morte, però solo ». Tiepolo nella relazione citata a n. 3. - Sulla presenza (puramente spirituale) di sant’Alfonso de’ Liguori cfr. Pichler, Alphons 292. 6 Vedi nell’Appendice no. 11 i la * relazione del Centomani del 26 settembre 1774. - * « La sera di 24 [settembre] verso un’ora di notte furono le di lui [Clemente XIV] interiora poste già in una vettina portate in una carrozza alla portinaia di SS. Vincenzo ed Anastasio a Trevi ed ivi consegnate aj parocho vestito in cotta e stola; che ricevette con quattro torcie di libre 5 l’una mandate prima da Palazzo e fatte le debite annotazioni furono riposte nel consueto luogo ». Liber in quo adnoiantur obitus Summorum Pontij., A r * chi v io dei Ss. Vincenzo ed Anastasio a Roma.