Voci intorno alla restituzione. 23!) questione della restituzione, in cui ritornava perennemente l’accusa che egli si fosse lasciato ingannare dal proprio egoismo e dalla slealtà degli inviati. A Eoma si diceva palesemente che la Compagnia di Gesù era stata venduta a prezzo di Bene-vento e di Avignone.1 Le condizioni poste dalla Francia venivano generalmente giudicate troppo dure.2 Si disapprovavano inoltre le ampie concessioni fatte da Clemente XIV al re di Spagna a proposito del tribunale della nunziatura di Madrid. Si aggiungevano, infine, i lamenti per le condizioni economiche di Roma.® Quali fossero gli umori della Città eterna apparve chiaro nella primavera del 1774, in occasione della processione di Clemente XIV alla Minerva: quasi tutta l’aristocrazia romana e tutti i cardinali si astennero dal parteciparvi, col pretesto del cattivo tempo.4 In seguito il malcontento del Papa si accrebbe ancor più per via del contegno del governo spagnolo verso il nuovo nunzio a Madrid, Aloisio Valenti Gonzaga e per le difficoltà che andava incontrando 5 l’esecuzione del Breve di soppressione dell’Ordine dei gesuiti.6 2. Clemente XIV era tanto meno preparato a ostacoli di tal genere, in quanto che, con sua somma meraviglia, il generale dei gesuiti Ricci e i suoi assistenti si erano immediatamente sottomessi senza alcuna resistenza all’ordine di dissoluzione, e anche la popolazione di Roma, nonostante le simpatie di cui godevano i gesuiti, aveva accolto con tranquillità le misure prese all’improvviso e con energia.7 La congregazione cardinalizia delegata 1 Theiner, Epist. II 468 s. 2 * Tiepolo al doge, 30 marzo e 7 maggio 1774, Archivio di Stato di Venezia. 3 * Lo stesso allo stesso, 2 febbraio 1774, ibid. 4 * Lo stesso allo stesso, 16 aprile 1774, ibid. 5 * Lo stesso allo stesso, 16 giugno 1774, ibid. Sulla nunziatura di Spagna cfr. sopra p. 147. A. Valenti Gonzaga, fino allora nunzio in Svizzera, era stato nominato nunzio a Madrid fin dal 28 agosto 1773 (Theiner, Epist. 263), dove era arrivato il 17 dicembre 1773 (Theiner, Hist. II 318); ma ancora il 6 agosto 1774 il Tiepolo riferiva delle « cose imbarazzatissime della nunziatura in Hispania » (loc. cit.). Soltanto in uno dei suoi ultimi Brevi, dell’8 settembre 1774, Clemente XIV fu in grado di ringraziare Carlo III Per la riorganizzazione della nunziatura di Spagna (Theiner, Epist. 325). 6 * Tiepolo al doge, 16 aprile 1774, loc. cit. 7 * Lo stesso allo stesso, 21 agosto 1773; ibid.; * Centomani a Tanucci, 20 agosto 1773, Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 1223. Perfino un avversario così accanito dei gesuiti come il generale degli agostiniani Vasquez riconosce nella sua * lettera al Roda del 19 agosto 1773 che Ricci « y todo su sinedrio se sujetaron a la intimación con toda resignación a la voluntad de Su Santitad y de Dios ». Bibl. S. Isidro a Madrid, Vasquez III.