Giudizi sul carattere di Ganganelli. 73 l’intera condotta del cardinale dimostrò così evidentemente quanto poco affidamento si potesse fare di lui, che il Papa lo escluse da ogni partecipazione agli affari.1 Quanto stabilita fosse la fama di malafede acquistatasi dal cardinale dei Ss. Apostoli risulta dalle note informative sui cardinali in occasione del conclave del 1769 che si trovano nell’Archivio dell’Ambasciata d’Austria presso il Vaticano. Vi si dice del Ganganelli: « La sua neutralità lo fa passare per un uomo doppio, pericoloso e venduto agli uni e agli altri suo voto in occasione delle condanne del catechismo di Mesanguie ».2 In un’altra nota dello stesso Archivio, dell’8 febbraio .1769, è detto: «Dotato di talento fratesco. Nelle controversie teologiche di questi tempi per guadagnarsi ambi i partiti, si è impegnato e compromesso con tutt’e due, e scopertasi la di lui doppiezza è rimasto odioso all’uno e all’altro e nessuno si fida più di lui. Tratto che unito a molt’altri ha finito di spargere sopra di questo cardinale una vernice di discredito, dalla quale non si saprà purgare: passa per attaccato alla Francia e sarà fra’ finti zelanti ».3 Molto più intimamente che ai francesi il Ganganelli era legato agli spagnoli. Nel 1767 un diplomatico austriaco lo definiva il loro interprete.4 E fu appunto l’influsso di Spagna e Francia, cui da cardinale aveva sempre reso segnalati servigi nelle Congregazioni,5 quello che gli fece raggiungere lo scopo così ardentemente perseguito durante tanti anni, la tiara. Pertanto l’agente napoletano Gaetano Centomani lo rappresenta al Tanucci, in una lettera del giorno stesso dell’elezione, come il più accetto alle corti borboniche. Egli si comporterà, aggiunge il Centomani, que costantemente ese purpurado a demostrado a S. A. - Quedo attento en observar sobre esto acto el silencio que me encarga V. S. - Veo que es muy fundado que sea assi, y quedo en remitir a su tiempo a V. S. la respuesta de S. A. R. a ese Em° ». Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma, Exped. «Parma» 1768. 1 * Centomani a Tanucci, 17 maggio 1769, Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 471-1216. 2 * « Osservazioni per il prossimo Conclave », Archivio dell’Ambasciata d’Austria presso il Vaticano, n. 579. 3 * « Giudizii e caratteri di cardinali papabili », datato 8 febbraio 1769, scritto da un avversario dei gesuiti, ibid. Il Kaunitz * scriveva al Collo-redo, il 30 maggio 1769, che il Ganganelli era stato dapprima in grazia presso Clemente XIII, « ma volendo poscia nelle controversie teologiche seguite poco dopo tener l’equilibrio fra i due partiti, cadde in disgrazia, come suol avvenire e in discredito dell’uno e dell’altro, fu abbandonato da tutti, disistimato fin dagli stessi suoi promotori e da’ propri frati, anche a tacciarlo da ignorante ». Archivio di Stato di Vienna. 4 * « Turcimano della Spagna» (maggio 1767); * « molto in grazia de’ Spagnuoli » (26 maggio 1767). Annotazione nell’ Archivio dell'Ambasciata d’Austria presso il Vaticano. 5 Vedi * lettera del Kaunitz a n. 3.