204 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo IV. dei gesuiti costituiva un serio ostacolo, come riconosceva lo stesso Monino, il quale fin dall’ottobre 1772 aveva consigliato al Papa la nomina di cardinali di idee differenti.1 Tuttavia la promozione di questi si trascinò in lungo, e solo il 19 aprile 1773 lo Zelada, insieme con Francesco Carafa, ebbe il cappello rosso; il 15 marzo era stato inoltre nominato il Simone, mentre il Papa di tra i tredici nuovi cardinali nominati il 26 aprile pubblicò soltanto i nomi del Braschi e del Delci.2 L’abilità colla quale il Monino procedeva indusse il Bernis a dire che, se la Spagna avesse inviato un simile ambasciatore quat-tr’anni prima, la spinosa questione non si sarebbe protratta così a lungo.3 E infatti il Monino lavorava instancabilmente in tutte le direzioni: mentre calmava l’impazienza sempre crescente del Tanucci,4 a metà aprile 1773, poco prima della nomina dello Zelada a cardinale, fece, per mantenere la condiscendenza del Papa, una proposta relativa alla restituzione di Avignone e Bene-vento la quale teneva conto della ripugnanza del Papa ad adoperare i gesuiti come materia di scambio. Clemente XIV avrebbe dovuto offrire la propria mediazione nella contesa tra il duca di Parma e Carlo III, e, dopo regolata questa questione, sarebbe seguita la restituzione dei due territori. Carlo III, che aveva gli stessi scrupoli del Papa, approvò il progetto, ma Luigi XV e il duca di Parma non vollero saperne. Mentre a Parigi si continuava ad opporsi, il Papa aveva già accettata la mediazione; egli continuava a chiedere che la restituzione di Avignone e Benevento dovesse precedere la pubblicazione del Breve di soppressione.5 ìfel mese di maggio nessuno più dubitava a Roma che il Papa non fosse determinato a sacrificare i gesuiti,6 ma intorno al motivo dell’indugio le opinioni erano quanto mai disparate. Secondo il 1 * Monino a Grimaldi, 1° ottobre 1772, loc. cit. Nella funzione di fine d’anno del 1770 al Gesù otto cardinali manifestarono pubblicamente col loro intervento la loro simpatia per i gesuiti; vedi * Azpuru a Grimaldi, 10 gennaio 1771, ibid. L’Orsini constata con compiacimento nella * lettera al Tanucci del 3 febbraio 1772 che «martedì sera» solo cinque cardinali erano comparsi al Gesù. Archivio di Stato di Napoli, C. Farnes. 1479. 2 Novaes XV 206 s. 3 Danvila t Collado III 513. 4 Ibid. 514. 5 Masson 219. Il Vincenti, al quale il Grimaldi aveva comunicato nel più profondo segreto il disegno escogitato dal Monino, * dice che con esso si voleva salvare « il decoro delle corti Borboniche ed insieme della S. Sede e di N. Sg. per non dare a divinare che motivi temporali mosso avessero il S. Padre alla convenuta estinzione de’ Gesuiti ». Rapporto al Pallavicini del 18 giugno 1773, da Aranjuez. Nunziat. di Spagna 268 A, Archivio segreto pontificio. 6 Danvila t Collado III 518 s.