La soppressione a Colonia. 279 pecuniari Carlo Teodoro s’indusse, nel novembre 1777, a restituire i beni sequestrati del collegio che si trovavano nel territorio di Jülich-Berg.1 Questo conflitto era appena composto, quando-si scatenò una nuova tempesta da parte del capitolo della cattedrale, il quale si reputò offeso di non essere stato compreso nella conclusione dell’accordo. Sotto la guida del vicario generale, esso revocò in dubbio la validità delle facoltà ecclesiastiche che l’arcivescovo aveva riconcesse agli ex-gesuiti,2 e in ciò ebbe l’appoggio del nunzio Bellisomi.3 In fine coloro i quali intendevano dedicarsi alla cura d’anime dovettero procurarsi un’abitazione fuori del collegio.4 Sotto la nunziatura Pacca vennero tempi migliori per gli ex-gesuiti, i quali prestarono al nunzio valido aiuto nella lotta ch’egli ebbe a sostenere contro le tentate innovazioni da parte dell’università di Bonn.5 Colla soppressione dei gesuiti, lo splendore dell’antica scuola andò sempre più offuscandosi. Impacciata nel suo pacifico sviluppo dai continui cavilli di Colonia elettorale, essa, nonostante i ricchi sussidi scientifici di cui disponeva, non riuscì più a prosperare pienamente. Quando poi l’elettore Massimiliano Francesco, con decreto del 10 agosto 1789, escluse da ogni ufficio civile ed ecclesiastico nel territorio elettorale tutti coloro che avessero studiato all’università di Colonia, essa ne rimase insanabilmente colpita. 6 L’esercito rivoluzionario francese non fece se non compiere l’opera di distruzione col trasporto a Parigi, nel 1794, delle più preziose collezioni scientifiche e artistiche,7 che in parte si trovano tuttora colà.8 Dopo l’occupazione il Tricoronatum continuò a sussistere ancora per qualche anno, finche l’amministrazione centrale di Aquisgrana, con decreto del 3 ottobre 1789, abolì tutti e tre i ginnasi di Colonia e li sostituì con una scuola centrale di tipo francese.9 1 Carlo Teodoro ricevette 2000 carli d’oro; il generale Belderbuscli 2000 talleri, il consigliere segreto 1000 talleri (* « Nota des Herrn Secretami Wirtz fürgebracht in Commissione d. 7 Apr. 1783, Archivio civico di Colonia, Stadtköln. Sachen, Geistl. Abt., Jesuiten 13 no. 9). 2 * Lettera del Capitolo della cattedrale di Colonia a Pio VI e a Pallavicini, 2 marzo 1777, Nunziat. di Colonia 193, loc. cit.; * Bellisomi a Pallavicini, 27 febbraio 1777, ibid. 3 * Bellisomi a Belderbusch, 10 aprile 1779, Archivio di Stato di Düsseldorf, Kurköln IX, Stadtköln 36 G. 4 * « Diarium in Betreff der Approbation einiger Herren Exjesuiten », ibid. 5 * Pacca a Zollio, 14 luglio 1786, 13 marzo 1788 e 7 luglio 1789, Nunziatura di Monaco 35, Archivio segreto pontificio. 6 Kuckhoff 652 ss. 7 Richartz, Ausgewählte Schriften von Ferdinand Wallraj (1861) 199 ss. 8 Un volume di lettere autografe di Leibniz a Bartolomeo des Bosses S. J. si trova nella Bibliothèque Nationale lat. 10355. 9 Kuckhoff 658.