398 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo IX. malattia cutanea,1 che questa volta attaccò il collo e la bocca. La voce del Papa, fino allora sonora, divenne aspra e rauca, del che ci si accorse distintamente nelle cerimonie di Pasqua.2 Per combattere il male la cura d’acque fu cominciata questa volta già in giugno.3 Il Papa continuava a essere inquieto per l’atteggiamento di Prussia e Russia verso i gesuiti, per le simpatie che l’Ordine soppresso incontrava in Francia, per le tristi profezie, e inoltre per la condotta della Spagna nella questione della nunziatura.4 A ciò si aggiungeva che la congregazione cardinalizia per la soppressione dell’Ordine non era in grado di trovare nè missionari adatti nè le pensioni necessarie per gli ex-gesuiti.611 Papa, riferiva il Centomani il 21 giugno, era inquieto quanto mai, faceva fare novene su novene, si avvolgeva (li silenzio ed era più che mai preoccupato della propria salute.® Nè ciò fa meraviglia, perchè l’eruzione cutanea al collo e alla gola lo tormentava al più alto grado.7 Nella cerimonia della presentazione dell’omaggio feudale di Napoli, il giorno di San Pietro, i presenti notarono chiaramente quanto Clemente fosse afflitto da sofferenze morali e fìsiche.4 Dal cambiamento del suo umore si deduceva la presenza di un male organico: si irritava ora, con facilità, lasciandosi presto andare usamente al 25 marzo. * Brunati a Colloredo, 13 aprile 1774, Areliivio-di Stato di Vienna. 1 * Centomani a Tanucci, 12 aprile 1774, Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 1223. Cfr. El espiritu de Azara III 29. Il Brunati * informa il Colloredo il 2 aprile 1774 che il Papa soffriva alla vescica, loc. cit. 2 Relazione mandata da Carlo III alla regina di Portogallo, in Collecfào III 221, che si trova anche in Danvila y Collado III 589 e in Lebret VI 139 ss. Una redazione ampliata ne è stata pubblicata in Collecfào III 225. Secondo il Bernis le condizioni di salute di Clemente XIV avevano cominciato a peggiorare fin dal febbraio 1774. Tiieiner, Hist. II 510; Masson 286. 3 * Tiepolo al doge, 18 giugno 1774, Archivio di Stato di Venezia, Ambasciatore Roma 291. 4 * Lo stesso allo stesso, 16 aprile e 16 giugno 1774, ibid. Cfr. * Cento-mani a Tanucci, 3 aprile 1774: « Il Papa sta male, egli teme le profezie delle monache terziarie e dell’astrologo Casauria ». Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 1224. Il Tiepolo * scrive al doge il 18 giugno 1774 « Si sà che lo preoccupano l'affare degli ex-gesuiti, la riapertura del Seminario Romano, i vescovati nuovi di Polonia », loc. cit. 5 * Tiepolo al doge, 16 aprile 1774, ibid. 6 * Centomani a Tanucci, 21 giugno 1774, riferendo la voce, « essersi sul dominio di Moscovia aperto il noviziato dei gesuiti con esservi già 40 novizi », loc. cit. 7 * « Il Papa seguita nella sua malinconia e nell’incomodo della sfogazione dei sali, che dal basso ventre li serpeggia per il viso, onde si riconosce l’ema-ciazione e la malinconia». Centomani a Tanucci, 28 luglio 1774, loc. cit. Cfr. Bemis in Masson 287. * * Tiepolo al doge, 2 luglio 1774, loc. cit.