28 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo I. Nella sua corrispondenza cogli inviati lo Choiseul aggiungo altre osservazioni su alcuni dei cardinali. Il Ganganelli, così scrive egli al Fuentes, non era nè gesuita, come lo avevano chiamato, nè filo-gesuita: in Francia si era pienamente convinti di ciò. E se il Tanucci designava come « cattivi » tutti i cardinali napoletani ad eccezione del Sersale, in Francia la si pensava altrimenti.1 Anche scrivendo all’Aubeterre lo Choiseul2 disapprova il giudizio del Tanucci sul Ganganelli e sul Caracciolo: tra tutti i membri del Sacro Collegio il Ganganelli era il meno proclive ai gesuiti e appunto perciò aveva sofferto persecuzioni durante l’ultimo pontificato. Anche ora egli aveva contro di sè un forte partito, e certamente i gesuiti, se mai la sua elezione fosse messa sul tappeto, avrebbero fatto ogni sforzo per impedirla. Al pari dello Choiseul, anche i rappresentanti della Francia e della Spagna a Roma mossero obbiezioni alla lista Grimaldi. Il numero dei cardinali « buoni », essi osservavano, era troppo ristretto, tanto che, toltine quelli che erano praticamente impossibili, ne rimanevano appena due o tre; a questi si sarebbero potuti aggiungere ancora Perelli, Pozzobonelli, Malvezzi e Stop-pani. Non si capiva il motivo della diffidenza verso Ganganelli e Caracciolo. Fatta eccezione per il Chigi, non vi era alcun pericolo che uno dei sei esclusi riuscisse eletto, ma a questi dovevano aggiungersi Bufalini, Paracciani e Fantuzzi. La necessità di ricorrere al veto aperto non si sarebbe del resto presentata dopo l’arrivo dei cardinali stranieri; tuttavia, in caso di bisogno, non si doveva aver paura di reiterare il veto anche più volte. Se, ciò nonostante, uno degli esclusi venisse eletto, o se l’elezione avesse luogo prima dell’arrivo dei cardinali stranieri, gli inviati avevano l'intenzione di lasciare Roma senza avere riconosciuto l’eletto.3 Il Bernis, entrato in conclave, aveva avuto un colloquio eoll’Or-sini, nel quale aveva parimenti giudicato troppo esiguo il numero degli eleggibili nella lista Grimaldi.4 Eguale opinione nutriva il Tanucci.5 Di fronte a queste esposizioni, una nuova istruzione sulla condotta da tenersi dall’inviato spagnolo nella questione del- 1 Carayon XVII 144; Theiner, Hist. I 200; Danvila y Collado III 209 s. 2 14 marzo, Carayon XVII 145 s.; Theiner, Sist. I 201 s. 3 * Aubeterre a Choiseul, 15 marzo, Archivio di Simancas, Estado 5012; * Azpuru a Grimaldi, 16 e 23 marzo, Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma, Registro 108; * Azpuru a Orsini, 18 marzo, Archivio di Stato di Napoli, C. Farnes. 1473. 4 Di « soggetti riuscibili » non rimanevano che Ganganelli, Perelli, Ser- sale, Canale, Pozzobonelli, Stoppani, Serbelloni. * Orsini a Tanucci, 28 marzo, ibid. 1504. 6 * A Grimaldi, 2 maggio, Archivio di Simancas, Estado 6102.