252 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo V. temendo ancora sempre la ricostituzione della Compagnia; ciò lo indusse altresì a decretare l’esilio perpetuo degli espulsi.1 Eguale condotta tenne il governo napoletano.2 Il timore della ricostituzione dell’Ordine indusse la congregazione cardinalizia a vietare; nel novembre 1773, i gruppi di più di quattro ex-gesuiti;3 lo stesso timore ebbe parte principale nel processo dei capi della Compagnia incarcerati, dei quali il cardinale Orsini diceva, a principio di novembre del 1773, che non avrebbero mai più recuperato la libertà.4 Essi continuavano ad essere vigilati e custoditi nel modo più rigido a Castel Sant’Angelo.5 Erano completamente reclusi dal mondo, non ricevevano alcuna notizia, nemmeno le più innocue intorno a decessi di loro conoscenti; durante l’inverno non fu nemmeno concesso un po’ di fuoco al vecchio ex-generale.8 II marchese Giani, parente del Ricci, tentò invano di ottenere dal Papa qualche mitigazione della sua sorte.7 L’interrogatorio dei prigionieri, sul quale veniva osservato il più rigoroso silenzio,8 era condotto dall’Andreotti, giudice al tribunale di Montecitorio, coll’assistenza del notaio Mariani. L’Alfani, che da principio aveva sperato in una rapida conclusione del processo, 9 quando la cosa cominciò ad andare per le lunghe, cercò di influire in ogni maniera sull’Andreotti e sul Mariani, perfino offrendo loro cioccolata e caffè.10 Ma quei due galantuomini non si 1 * Grimaldi a Monino, 19 ottobre 1773, Archivio di Simanca s, Estado 5208. Il 19 ottobre 1773 Carlo III * scriveva al Tanucci che, benché egli ringraziasse Iddio per il beneficio della soppressione dei gesuiti, tuttavia non si doveva cessare di « vigilar siempre mas sobre los que fueron ». Ibid., Estado 6068. 2 * Orsini a Tanucci, 24 agosto 1773, Archivio di Stato di Napoli, Esteri-Roma 310/1055. Sul pagamento puntuale degli assegni vedi Danvila t Collabo III 577. Il Tanucci * scriveva il 28 agosto al Caracciolo: «Il Breve gesuitico fu pubblicato nel dì 19. Insinui V. E. costì l’esaminarlo bene prima d’accordargli l’exequatur. Non vi mancano insidie. Qui faremo il nostro dovere ». Archivio di Simancas. 3 * Orsini a Tanucci, 2 novembre 1773, loc. cit., Esteri-Roma 310/1055. 4 * « A mio credere non recupereranno la libertà ». Orsini a Giansante, 4 novembre 1773, ibid. 5 Vedi la lettera dell’Orsini citata sopra n. 3. 6 Vedi il « Processo » 274, citato più innanzi p. 253. n. 7. • * Tiepolo al doge, 13 novembre 1773, Archivio di Stato di V e n e z i a . 8 * Orsini a Tanucci, 19 novembre 1773: si tace intorno al processo contro l’ex-generale e i suoi colleghi, già assistenti della disciolta Compagnia di Gesù, che sono sempre custoditi rigorosamente a Castel Sant’Angelo. Archivio diSimancas. 9 * Alfani a Macedonio, 7 ottobre 1773. Archivio segreto pontificio, Regolari, Gesuiti II. 10 * Alfani a Macedonio, 8 dicembre 1773: « Mi sto divertendo cogl’abbati Ricci e Paure; quotidianamente mi godo i criminali, e procuro di infiammarli colle parole, colle cioccolate e con i caffè: ma la materia esce dalla loro