L’abolizione totale dei gesuiti, che per ora è richiesta soltanto dalle corti di Parigi, Madrid, Napoli e Lisbona, sarà difficilmente compiuta se non la richiederanno anche le altre corti cattoliche, tra cui quelle di Vienna, Torino, Firenze, Milano e Genova, o almeno non vi consentiranno formalmente. Ma una richiesta da parte di queste corti non avrà mai luogo, e anche un consenso formale sarà difficile da ottenersi. Il Papa ha dichiarato che non spetta a lui, nella sua qualità di giudice della questione, il sollecitarla. Già soltanto a causa di questa difficoltà io ho sempre considerato che l’abolizione totale dell’Ordine dei gesuiti sia un’impresa quasi impossibile ». Il Bernis adduce i seguenti motivi: non si può esigere dal Papa che egli si guasti colla metà dei principi cattolici per contentare gli altri in una questione così delicata, nella quale il Papa, per non offendere la giustizia e l’onore, non può far altro che agire secondo le prescrizioni e le forme canoniche e in base a documenti sicuri, i quali mettano in chiaro che l’Ordine dei gesuiti è completamente corrotto e assolutamente incapace di emendazione. « Per quanto io posso penetrare le intenzioni del Papa », prosegue il Bernis « ho motivo di supporre che egli dapprima voleva procedere lentamente, affinchè non sorgesse alcun sospetto che nella sua elezione gli fosse stata posta come condizione la soppressione dei gesuiti... In secondo luogo, avendo il Papa all’inizio del suo governo trovato gli spiriti molto eccitati, ha voluto senza dubbio indugiare per lasciar loro il tempo di calmarsi. Il Breve motuproprio, respinto dal Portogallo e inammissibile in Francia, ha occupato per qualche tempo la corte di Madrid. Oggi il Papa potrebbe aver sostituito la beatificazione del Palafox, una questione che egli conosce perfettamente, ma che richiede abbastanza tempo per essere interamente compiuta. Ogni giorno si diffondono libelli contro la dottrina del Palafox benché questa sia stata approvata, sotto tre Papi, dalla congregazione dei Riti. Se il Lavaña si accontenta che la soppressione dei gesuiti non sia intrapresa sul serio che dopo la beatificazione del Palafox, il Papa ha ancora molto tempo innanzi a sè; ma alla fine dovrà pur venire il momento di una spiegazione categorica, e allora è verosimile che il Papa esponga agli spagnoli l'impossibilità di abolire i gesuiti in quegli stati dove essi sono protetti, tanto più se avvenisse che non fosse dimostrata chiaramente la totale corruzione di quest’Ordine ».1 procéder dans cette affaire selon toutes les règles: mais comme Elle est persuadée de la bonté de la cause, Elle ne doute pas que la justice et la vérité ne triomphent de tous les efforts de la passion et de l’intrigue » (Archivio di Simancas, Estado 5038). 1 Sul dolore del Papa per gli scritti che continuamente si pubblicavano contro il Palafox vedi anche * Orsini a Tanucci, 28 gennaio 1772, loc. cit.