La soppressione in Polonia. 283 A poco a poco tutti coloro che avevano una certa pratica delle trattative con Roma arrivarono a comprendere che non era possibile ricusare la pubblicazione del Breve di soppressione. La principale difficoltà da risolversi consisteva nella presa rii possesso e nella destinazione del patrimonio dell’Ordine. Secondo il desiderio del Garampi, la faccenda avrebbe dovuto esser presa in mano dai vescovi; senonchè questi gli significarono di non essere in grado di respingere l’intrusione dei laici senza l’assistenza della forza statale, e che perciò sarebbe stato meglio invocare addirittura preventivamente l’appoggio del braccio secolare.1 Gli inviati di Austria e Russia ravvisavano nella soppressione un mezzo quanto mai opportuno per ristorare le pubbliche finanze esauste.2 Il partito russofilo, sotto l’influsso del conte Stackelberg, cercò di escludere completamente la cooperazione delle autorità ecclesiastiche e di devolvere allo Stato i beni dei gesuiti.3 Dopo un andirivieni di consultazioni, il 6 ottobre si arrivò alla determinazione di accogliere il Breve e di deferire al re la disponibilità dei beni dei gesuiti, colla condizione che ai membri dell’Ordine estinto sarebbe stata accordata una pensione 4 e che si sarebbe promossa l’educazione della gioventù,5 per il quale scopo un’ulteriore deliberazione del 20 ottobre istituì una commissione e nominò dei commissari giurati, i quali avrebbero dovuto prender possesso dei beni, colla cooperazione dei gesuiti. I vescovi furono lasciati liberi di mandare dal canto loro dei rappresentanti per la pubblicazione del Breve e per la redazione dell’inventario degli arredi sacri. Per render possibile la continuazione delle scuole furono stanziati provvisoriamente 300.000 fiorini in valuta polacca per il mantenimento degli ex-gesuiti durante due mesi.8 Quando, il 17 novembre 1773, i deputati ripresero le loro sedute alla Dieta, la Compagnia di Gesù aveva cessato di esistere in 1 * « Proggetto concertato coi vescovi », del 20 settembre [1773], ibid. 118. 2 * Garampi a Macedonio, 22 settembre 1773, loc. cit. 3 * Stackelberg a Panin, 2-13 ottobre 1773, Archivio di Stato di Mosca, Affaires étrangères III. Varsavia 1773 ott. Reception. 4 L’assistenza di Polonia comprendeva nel 1772-73 quattro provincie con 2359 membri. Dopo la prima spartizione della Polonia ne rimasero nella repubblica 1769, 213 passarono alla Prussia, 196 alla Russia, 162 all’Austria. * Garampi a Macedonio, 22 settembre 1773, loc. cit. 6 *« Risoluzione della Dieta polacca» del 6 ottobre [1173]. Nunziat. di Polonia 118, loc. cit. Secondo Zalenski-Vivier (I 50) si sarebbe trattato per la prima volta del Breve il 7 ottobre. 6 * « Stabilimento della commissione letteraria di educazione. Istruzione ai lustratori per i beni gesuitici», 20 ottobre 1773, Nunziat. di Polonia 118, loc. cit.; * « Projet de l’établissement de la commission pour l’éducation natio-nale et des lustrateurs », 14 ottobre 1773, Archivio di Stato di Mosca, loc. cit. 1773 ottobre Reception. Per maggiori particolari cfr. Zairesi ski-Vi viek I 60 85.