Il Conti nunzio a Lisbona. 89 di Evora Joào Cosme da Cunha.1 II Pombal ottenne frattanto che il da Cunha occupasse il 31 marzo 1770 l’ufficio del grande inquisitore, il quale, in pena della difesa da lui fatta dei diritti della Chiesa, era pur sempre relegato in un convento,2 e Clemente XIV ne diede notizia il 5 aprile al re del Portogallo e al suo ministro.3 Al tempo stesso il governo di Lisbona avanzò richiesta di sedi vescovili da darsi in premio ad altre creature del Pombal, nonché di soppressione di vari conventi.4 Particolarmente grave era la questione del seggio episcopale di Coimbra, il cui ottimo pastore Miguel d’Annuncialo era stato deposto dal Pombal nel 1768 per aver condannato gli scritti di Voltaire, di Rousseau e di Febronio, ed era stato gettato in carcere come reo di delitto di stato.5 Poiché il ministro non volle consentire a nessun patto alla reintegrazione del vescovo, Clemente XIV lo pregò di dimettersi « per amor di pace », il che quegli peraltro rifiutò, non potendo in coscienza abbandonare la sua diocesi sempre più devastata dal Pombal ».8 Le trattative per questa faccenda, ma soprattutto le richieste dell’Almada riguardo alla nunziatura di Lisbona, furono le cause della dilazione della partenza del Conti. Finalmente questi, dopo essere stato consacrato vescovo di Tarso, partì il 3 febbraio 1770;7 ma, dato il corso ancora incerto delle trattative, non si affrettò nel viaggio e scelse la via di terra, arrivando a Torino appena alla metà di marzo.8 Nel passaggio dei Pirenei si prese un raffreddore con febbre, sì che dovette trattenersi a Gerona dal 22 aprile al 5 maggio.9 Il 22 maggio mandava sue notizie da Barcellona, il 5 giugno da Madrid, dove era arrivato la vigilia di Pentecoste.10 Dopo essere rimasto cinque giorni ospite del re di Spagna ad Aranjuez,11 fece finalmente il suo ingresso a Lisbona il 28 giugno. Il Papa gli aveva assegnato 60.000 scudi per consentirgli di comparire con splendore.12 A Lisbona regnava il più gran giubilo per le buone 1 A Lisbona si contemplava la sostituzione del Carvalho col da Cunha fin dal 18 gennaio; vedi Collecfào III 238. 2 Cfr. voi XVI 1. 626. 3 Collecgào III 241 s., 247 s., 251 s.; Theiner, Epist. 74 ss. 4 Collecgào III 256 s., 275 s. 5 Relazioni del Lebzeltern in Duhr, loc. cit. 113. Cfr. voi. XVI 1, 628. La pastorale del vescovo nella Vita di Pombal, trad. Jagemann, II, Dessatj 1782, 270 s. 6 * « Se tuta conscientia sponsae suae valedicere non posse, eo quod magia magisque a despota Carvalho fuisset dilaniata ». 7 Cherubini (nunzio in Portogallo dal 1817 al 1823), * Nunziat. di Porto-, gallo 148, Archivio segreto pontificio. 8 * Conti a Pallavicini, Firenze 8 febbraio 1770 (Nunziat. di Portogallo 118, ibid. f. 2) e Torino 14 marzo 1770 (ibid. 119 f. 3). 9 * A Pallavicini, Gerona 22 aprile e 5 maggio 1770 (ibid.). 10 * a Pallavicini, Barcellona 22 maggio e Madrid 5 giugno (ibid.). 11 *A Pallavicini, Madrid 11 giugno 1770 (ibid.). 12 * Cherubini, loc. cit.