5*20 DELL’ HISTORIA 1528 in Monopoli trovavafi Giovan Corrado Orfìno , Giulio da Montebello , & Horatio da Carpenna, i quali fi erano partiti da Brandizzo; &c Renzo da Ceri, il quale teneva grado di Luogotenente del regno, s era condotto in Barletta, ove fimilmente eraii ritirato Simeone Romano co i fuoi cavalli leggieri . Erano le genti Vinetiane tre mila fanti, cinque mila n’ haveva condotti Renzo , & due mila erano flati raccolti per opera, & a fpefe de’Fiorentini, & d’alcuni Baroni di caia Orfina; talché in tutto afcendevano a dieci mila fanti, oltre quattrocento cavalli de’ Vinetiani, & trecento condotti da Renzo . Et nell' Abruzzo eifendo Giovan Giacopo Franco entrato nella Matrice, & Camillo Orlino nell’ Aquila , & alzate le bandiere Francefi , tenevano quelle terre per nome del Rè Chriilianiffimo, al quale fi moilravano i paefani molto inclinati, òc favorevoli; fi come all'incontro era fatto loro infeitiilìmo il nome di Cefare per le molte eilorfioni, che ufavano a’popoli i fuoi miniftri. I Vinetiani dunque intenti a confervare quelli luoghi, & entrati in fperanza di potere non pur trattenere i nemici, & allontanare la guerra, «Se i maggiori pericoli dal fuo (lato di Lombardia , ma di potere ancora fare qualche progreifo, non man-Secrttrono , cando a gli Imperiali molte difficoltà ; deliberarono di Z Vcùtl' Soccorrere quelle terre, mandandogli d’ogni forte di mo-acquijiatr. nitioni, & di accrefcere il prefidio con feicento fanti fatti in Dalmatia ; i quali eifendovi portati con alquante galee nella maggiore aiprezza del verno, due d’effe navigando intorno a quella fpiaggia iòttopofta molto alle fortune del mare, diedero in terra , & fi ruppero . Ma il Proveditore Mula, il quale s'era fino allhora trattenuto in quelle marine per ficurtà delle terre, & per falvare in ogni evento quelle genti, & perche le ciurme fervivano opportunamente alle opere delle fortificationi ; lafciate a yarmata quella guardia quattro galee, fi ritirò per ordine publico VrìZaacoÌ a Corfù, movendo il Senato a quefta deliberatone il bifo-f* ' gno di riftorare i’ armata , & accrefcerla di maggior numero di galee, per poterla unire con quella, che il Rè di Numerv delle loro genti in arme.