La soppressione a Magonza. 275 trovavano,1 Benché tanto la congregazione cardinalizia romana quanto il nunzio di Colonia insistessero ripetutamente per l’esecuzione completa del Breve e minacciassero i gesuiti di privarli delle facoltà spirituali,2 essi non riuscirono a raggiungere il loro scopo presso Carlo Teodoro.3 I cinque collegi sussistettero ancora per due decenni, finche l’occupazione della Benania per parte dei francesi e l’incameramento dei beni ecclesiastici condussero a lenta morte quegli istituti, i quali del resto avevano molto perduto della loro antica floridezza. Alcune scuole furono interamente soppresse e risorsero solo dopo le guerre d’indipendenza, in forma mutata. In conclusione, l’esecuzione del Breve di soppressione ebbe luogo in generale con molti riguardi tanto negli Stati ecclesiastici della Germania quanto in quelli temporali. Una sola eccezione si ebbe da parte dell’elettore di Magonza. Ivi si usarono dei rigori che suscitarono malcontento dei contemporanei4 e la cui spiegazione è probabilmente da ricercarsi nell’antipatia dell’arcivescovo verso il potere centrale della Chiesa e verso i difensori di questo.5 Fin dal .1771 il governo aveva preteso da tutti i conventi dell’elettorato, sotto pena di confisca, un elenco esatto dello stato patrimoniale. Con decreto del 21 agosto 1773 vennero nuovamente istituiti alcuni commissari per prender possesso, nei giorni prossimi seguenti, dei beni appartenenti ai collegi gesuitici. Tanto ai funzionari quanto ai superiori delle case venne prescritto col massimo rigore il segreto.6 Appena giunse a Magonza la notizia dello scioglimento della Compagnia di Gesù, l’elettore Emmerico Giuseppe nominò, il 2 settembre 1773, una commissione per ese- 1 * Atto notarile del 31 gennaio 1774 sulla soppressione a Düsseldorf, nell’ Archivio arcidiocesano di Colonia, Jesuitenakten, Aufhebung 293 i; verbale nell’ Archivio di Stato di Düsseldorf, Jülich-Berg; Geistl. Sachen, Specialia 136; *« Copia di lettera alla S. Congreg. Deputata», 3 febbraio 1774, Nunziat. di Colonia 180, Archivio segreto pontificio. 2 * Corsini a Caprara, 2 marzo 1774, ibid. 275; * Caprara a Belderbusch, 14 aprile 1774, ibid. 181; * Caprara al conte Goldstein, 19 agosto 1774, ibid. * Pallavicini a Caprara, 3 settembre 1774, ibid. 275. 3 * Caprara a Corsini, 18 agosto 1774, ibid. 181. 4 Cfr. Vogt, Rheinische Geschichten und Sagen IV, Frankfurt 1836, 210; Schrohe, Zur Gesch. der oberrhein. Ordensproving, in Freiburger Diöz'esan-archiv N. F. XXVII 250 ss. 5 A proposito della soppressione del collegio di Mannheim il fiscale Heimes * dichiarava in nome dell’Elettore di Magonza, che era anche principe-vescovo di Worms, che Sua Grazia Elettorale aveva ricevuto il Breve apostolico, e che dopo maturo esame riteneva di non dover contrastare la Sede Romana in tale emergenza (Heimes a Emmerico Giuseppe, 17 novembre 1773, A r -chivio dell’Ordinariato di Augusta K 107). 6 *Bibl. civica di Magonza, Jesuitica B, cass. 12 H; ibid., Exjesuiten-Schulfonds A X I la.