408 Clemente XIV. 1769-1774. Capitolo IX. mato con giuramento, i medici smentiscono l’avvelenamento e dicono che il Papa è stato tratto al sepolcro unicamente da una causa interna, non esterna nè estranea.1 Essendo stati sottoposti, molti anni dopo, la perizia del Saliceti e il reperto necroscopico a un celebre tossicologo^, questi ha rilasciato la seguente perizia tecnica: 1° In base ai dati estremamente scarsi e alle dichiarazioni dei medici, mancanti di qualsiasi fondamento scientifico, intorno al decorso della malattia e al reperto delle viscere, non è possibile stabilire una perizia precisa intorno alla causa del decesso del suddetto Papa. 2° La circostanza che il Ganganelli ha sofferto a lungo di eruzioni cutanee estremamente ostinate, di ulcere boccali, di raucedine, di disgregazione delle gengive di tipo scorbutico dà adito alla congettura che egli fosse affetto da una malattia cronica; che abbia, come a quei tempi avveniva spesso, usato per combatterla dosi eccessive di mercurio, e che con queste specialmente si sia prodotto i fenomeni boccali sopra ricordati. 3° È probabile che contemporaneamente egli sia stato affetto da cancro allo stomaco; molto probabile che negli ultimi tempi siano sopravvenute idropisia e polmonite. •4° Che abbia avuto luogo un avvelenamento non è possibile stabilire, per l’assoluta mancanza di qualsiasi punto di riferimento. Per quanto esso non sia impossibile, tuttavia non appare molto probabile, essendo già presenti delle condizioni morbose, le quali, come l’idropisia e la polmonite, erano di per sè sufficienti a provocare la morte. 5° Tutti i fenomeni osservati dopo la morte all’esterno del corpo erano unicamente fenomeni di decomposizione, la quale si verificò rapidamente a causa dello stato idropico del cadavere e dell’elevata temperatura che si aveva in quei giorni. Essi non forniscono alcun indizio atto a determinare la causa del decesso, e in particolare è assolutamente errato il metterli in rapporto con un eventuale avvelenamento.2 lui fatto delli potenti elisir fatti venire da Inghilterra ». Alcuni cardinali avevano dato ordine al Saliceti di redigere un’esatta relazione « per smentire totalmente detta falsa voce ». Ibid., Esteri-Roma 1225. 1 La relazione, in italiano e in tedesco, in Lebket V 305 ss. Cfr. Ginzel, Kirchenhist. Schrijten II 271 s. Il Centomani spedi il 25 ottobre 1774 la * « Relazione ufficiale sulla morte del Papa », soggiungendo: « Niente veleno, affermano i due chirurgi di Palazzo e Saliceti », loc. cit., Esteri-Roma 1225. Nell’Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma esistono * copie così della relazione più breve come di quella più lunga. 2 Ginzel, loc. cit. 249. Già la relazione dell’inviato di Lucca del 21 settembre 1774, loc. cit. 388, parla di cancro, e così la « Relazione » in Collec$ao ITI 222.